Rinnovo patente, scatta il “decreto età”: paletto enorme su queste categorie | Migliaia di rinnovi bocciati

Guidare auto- Foto di Lisa Fotios da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it
Per il rinnovo della patente sono in arrivo nuove regole: gli automobilisti italiani si preparano ad un cambiamento importante per vedersi certificati nuovamente i criteri di abilitazione alla guida.
Prendere la patente è considerato un vero e proprio rito di passaggio: il compimento della maggiore età è il momento che garantisce l’accesso alla possibilità di mettersi alla guida di un veicolo.
La sensazione di libertà che deriva da questa conquista, però, non deve essere considerata garantita a vita: ogni automobilista deve affrontare periodicamente il rinnovo della patente.
La verifica dell’abilità di guidare un’automobile si fa sempre più severa: i criteri di valutazione diventano stringenti con l’aumentare dell’età, a causa delle condizioni fisiche che tendono a peggiorare nel corso degli anni.
Fino a questo momento il sistema del rinnovo funzionava in questo modo: ogni dieci anni fino ai 50 anni di età, poi ogni cinque fino ai 70, ogni tre fino agli 80 e ogni due successivamente.
Rinnovo della patente: come cambiano le regole per gli automobilisti anziani
Adesso tutto è cambiato: entra in vigore un nuovo requisito da rispettare per i conducenti che vogliono rinnovare la patente. Si tratta del cosiddetto “decreto età“, che introduce controlli più severi per garantire che chi si mette alla guida abbia ancora i riflessi, la vista e le capacità motorie adeguate per farlo in sicurezza. Il rinnovo è a rischio per migliaia di automobilisti italiani. Non basterà più, infatti, la classica verifica della vista e dell’udito, ma verranno valutate anche la prontezza dei riflessi, la mobilità e lo stato cognitivo.
Per alcune categorie di automobilisti verranno introdotte limitazioni territoriali o orari di guida ristretti. Alcuni potranno ottenere una patente con vincoli specifici, i cosiddetti “codici armonizzati“. In questi casi sarà concessa la possibilità di guidare solo nel proprio quartiere o per raggiungere luoghi di prima necessità come supermercati o farmacie.

Meno incidenti ma anche meno indipendenza: gli obiettivi e le conseguenze del decreto età
Gli esperti hanno più volte sottolineato come il provvedimento risponda a una necessità reale. Bisogna ridurre a tutti i costi il numero di incidenti stradali legati a problemi di salute o ridotta capacità di reazione alla guida. Secondo le recenti statistiche, infatti, una percentuale significativa di sinistri è causata da conducenti con età avanzata. Con il passare degli anni i riflessi sono rallentati o ci sono difficoltà visive non adeguatamente monitorate.
Il decreto ha sollevato non poche lamentele da parte di chi vive in zone poco servite dai trasporti pubblici e per chi non ha alternative per spostarsi. L’introduzione di restrizioni precise potrebbe rivelarsi un ostacolo per molte persone anziane che erano indipendenti proprio grazie alla propria patente.