“Aulla, si sa, è un posto speciale, dove i Sindaci, in 60 giorni fanno, a parole, quello che non hanno fatto in cinque anni nei fatti ma, purtroppo per loro, gli elettori hanno buona memoria mentre le bugie hanno le gambe corte”. Così termina la nota inviata dal candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Aulla per “Insieme in comune” Filippo Coppelli, e dedicata interamente al mandato dell’attuale primo cittadino, che a detta della stesso Coppelli è stato solo frutto di tante parole e promesse ma pochissimi fatti. Per Coppelli i primi 58 mesi del sindaco Roberto Valettini si sono caratterizzati “per una clamorosa inattività, assenza di iniziative concrete e assoluto disprezzo per gli impegni assunti con gli elettori che hanno votato un programma totalmente disatteso”.
Così ne elenca le promesse, poi inattese: “il Sindaco non ha alcun merito nella ricostruzione del ponte di Albiano realizzato da ANAS (per fortuna), mentre ha la responsabilità di non avere imposto la realizzazione di una viabilità di accesso adeguata a partire dalla famosa rotonda; La costruzione delle scuole, così come la realizzazione dell’argine sul Magra, è merito esclusivo della Regione non certo di un sindaco che vorrebbe attribuirsene la paternità. Grave dimenticanza invece quella relativa alle scuole di Serricciolo, chiuse per anni perché i lavori finanziati, sono iniziati con un progetto e terminati, solo in parte, con un altro; inoltre, il sindaco Valettini non ha motivo di vanto per avere approvato, assieme alla sua maggioranza, il permesso a costruire in deroga accordato a SERINPER, con cambio di destinazione d’uso dell’immobile ed attestazione dell’interesse pubblico, peraltro denunciato dall’opposizione; infine il sindaco Valentini ha rivendicato la transazione con il Demanio per l’area ex Cymeco: dimenticando che è frutto di una causa iniziata nel 2003, mentre per quanto riguarda il suo impegno durante la pandemia, si vanta di essere stato in prima linea scordando (ma la memoria, in comune è merce rara), che in questi due anni di COVID tutti gli altri sindaci d’Italia hanno fatto esattamente la stessa cosa, ma nessuno se ne attribuisce il merito personale”.