Cosimo Ferri chiede la verità sull'episodio, tragico, avvenuto all'interno della casa famiglia di Aulla dove è morta in circostanze non del tutto chiare una ragazza di appena 16 anni:
Dopo il mio post ho ricevuto diversi messaggi con cui i cittadini mi hanno chiesto di andare avanti nel pretendere chiarezza e verità. La morte di questa giovane ragazza ha scosso tutti. Ma perché c’è voluto questo grido di dolore? Funzionava tutto all’interno della struttura? Perché alcuni operatori si sono licenziati? Sono state sentite queste persone? I turni di lavoro come erano organizzati? Durante la notte erano coperti e con quale personale? le ragazze ospiti frequentano regolarmente la scuola? Chi tiene i rapporti con le insegnanti? Chi gestisce il rapporto con la scuola? A chi spettano i controlli?
Sono tanti gli interrogativi e, prescindendo dall’importante lavoro della magistratura, occorre che le istituzioni con determinazione facciano la loro parte. Io ci sto provando, ho portato il dolore di questa ragazza che, purtroppo ci ha tragicamente lasciato, in Parlamento ( presentando interrogazione alla Ministra Cartabia e investendo la Commissione Bicamerale d’inchiesta affido minori ) e non mi fermerò perché ci sono tanti aspetti che meritano una verifica attenta e scrupolosa. E’ di queste ore la notizia della revoca dell’accreditamento alla Numeri Primi proprio per la struttura di Aulla, dove a piano terra svolgeva attività, e se confermata, è certamente un primo passo ma non basta perché bisogna capire ancora molto. Mi chiedo perché si è intervenuti solo ora?