Nel paese di Forno è stata interrotta la fornitura di acqua e gli abitanti sono costretti ad utilizzare l’acqua in bottiglia e quella dell’autobotte fuori dalla filanda. Secondo Unione Popolare, questo disservizio viene fatto passare come un semplice malfunzionamento ma “siamo di fronte ad una vera e propria emergenza - fanno sapere dal partito – sulla quale ci pare che si voglia ancora una volta chiudere gli occhi”.
“Non registriamo, prese di posizione sulla gravità del problema e soprattutto non registriamo nessuno che si interroghi sulla causa di tutto questo, cioè l'infiltrazione della polvere di marmo di escavazione nelle nostre sorgenti. E' bastata una semplice pioggia - continua Unione Popolare – a far saltare il sistema di monitoraggio e di filtrazione delle acque: solo l'imponente e costoso sistema del Cartaro, pagato da tutti noi, ha retto ed è riuscito ad abbattere la torbidità, i valori giovedì erano andati oltre 300 volte i parametri ammessi. La sorgente di Forno ha invece scaricato tutto nell'acquedotto e non è restato altro che bloccare il tutto”.
“Le Apuane sono la più ampia riserva di acqua della Toscana e pur di non disturbare i capitalisti del marmo si è disposti a perderla”.