"In tutta Zurigo lo chiamavano Jack, tanto mio padre assomigliava al grande attore Jack Nicholson - dice Viola la svizzera singhiozzando per la morte prematura del babbo - pure lui bravo teatrante, figlio d' arte senese e padre mio amato. Poi la vita l' ha costretto a diversi mestieri, per sbarcare il lunario del suo romanticismo".
"Anche se Lui non era credente, sono certa che il Regno dei Cieli lo accoglierà volentieri - ammette tra le lacrime Cristina per anni legata sentimentalmente alla buonanima - perché era buono, gentile e generoso col prossimo. Uomo molto colto, intrattenitore simpatico, quando ti trovavi in difficoltà aveva la ricetta miracolosa nel rinfrancare animi, e come per magia ti sentivi bene. Che brutta giornata di fine maggio l' averlo perduto".
"Non ho più lacrime da versare - dice affranta Rita di Colonnata - sua compagna innamorata sia nei giorni felici che in quelli tristi. Ci volevamo tanto bene; sognavamo di terminare la nostra vita, mano nella mano, come nelle fiabe del nostro ipotetico Castello incantato. Non è andata così" ...
Roberto Meiattini 73 anni nativo di Siena, già attore in seguito piccolo editore, è morto ieri, 30 maggio, alle 13 presso la "Don Gnocchi" di Marina di Massa dove da giorni era ricoverato. Il detto "brutto male" unito ad un paio di cadute rovinose non gli ha lasciato scampo. Proveniente da parte materna da una famiglia benestante d' imprenditori del teatro di varietà "Cavallini & Calderoni"; impresa famosa a livello nazionale poi decaduta per vari tragici motivi, il giovane Roberto deve ingegnarsi in vita. "Freelance" in Rai a Roma su temi teatrali.
Alla fine degli anni '70 viene notato ed apprezzato dal Presidente di Teletoscananord Fausto Chericoni, che lo invita per una vacanza nel suo "Camping Italia" a Marina di Massa; e gli prospetta un lavoro in Tv. Meiattini spirito libero, subito dopo s'innamora di Carrara, e mette in piedi il suo sogno: ossia il "Teatro del Carrione", in zona amena periferica chiamata "San Martino". Attività difficile a mantenersi in vita in una città difficile. Giunge l'ora delle femmine: bionde, more, rosse. Locali e forestiere, di ogni ceto e censo ma tutte seducenti. Il sosia di "Jack Nicholson" è richiesto sulla Gentil piazza, ma Lui non si tira indietro. Si fidanza e si sfidanza, mette su un negozio all' avanguardia di abiti in Piazza Alberica; ma non è roba da tipo come il Robè Meiattini; giovane visionario baldo e fiero, sempre alla ricerca della Fonte di giovinezza, della botte di vino inesauribile, dell' ideale romantico e decadente. Se ci fossero stati draghi ad insidiare le vergini costrette in torri antiche, il "Meia" li avrebbe affrontati con nuda spada. In difesa delle "vergini" ? ... Non si sa, inquietante interrogativo ... Roberto ha interpretato il sommo Michelangelo per Bella Italia Rai, anche se aveva la fisiognomica del Caravaggio, ed altri speciali Tv di cui titoli non rammentiamo. Eccolo infine editore: dapprima di belle cartoline illustrate delle quali Carrara era priva - esperienza negativa e fallimentare - poi di periodici quali "Terra Viva" ed "Il Mensile di Carrara"; libri d' autore, ed anche non d' autore. Tomi ad alterno successo nel senso economico ... "Vito - scuoteva triste il capo Roberto Meiattini - come tu ben sali la cultura non paga". Ed aveva ragione in specie a Carrara dove la cultura, tranne in pochi casi di fuochi fatui, è sempre stata vana chimera. "Talent scout" non di provincia Meiattini scopre e pubblica libri di saggi e poesie di Cherubino Binelli e di Ugo Zambelli; quel bravo ma ignoto "poeta maledetto" di Carrara. Gli andò bene?... Quasi mai: "la cultura non paga il mio fio". E allora, quasi come nel film di Jack Nicholson dal titolo... "Qualcuno volò sul nido del cuculo", il Meia sul sentiero delle lacrime arriva in Colonnata. Il suo amico Alessandro Corsi gli da una bella mano al Calagio, dove diversi anni fa scendevano le lizze. Poi il Robè s' innamora di Rita, contraccambiato e che ... "ce ne vorrebbero a miriadi di donne così". E Lui che nulla possedeva si trova bene nel Paese del Lardo prelibato. Che culo, eh Robè !... Poi, come nelle tragedie di Shakespeare che s' avvetono da lontano icomincia a tossire ma fuma amate sigarette fino all'ultimo respiro"...
Per farsi un amico ci vuole quasi una vita. Tocca essere stati poveri o ricchi insieme. E qualche volta felici. "Stammi bene Roberto Meiattini in arte "Jack". Che la terra non ti sia lieve, ma che profumi tanto di donna. Tuo Vitò ...
POST SCRIPTUM - Roberto Meiattini ha lasciato detto che non gradisce funerale nè manifesti da morto. Oggi alle 15,30 il corpo del piccolo editore verrà traslato dall'obitorio della Don Gnocchi alla cappella mortuaria del cimitero di Turigliano ad Avenza. In seguito cremato come da suo espresso desiderio di affiliato alla "Giordano Bruno". Roberto Meiattini lascia nel dolore la figlia Viola, il figlio Jacopo la compagna Rita. E tanti amici . . .
