Il 22 maggio di otto anni fa a "Pankow" di Berlino est moriva nel sonno Digne M. Marcovicz Bontjes van Beek di 80 anni fotoreporter, giornalista e regista tedesca, ritenuta in patria una delle più importanti fotografe e personalità della cultura teutonica dagli anni '60 agli anni '80 del secolo scorso. Una storia crudele, da ricordare e tramandare, quella dei facoltosi industriali ceramisti ebrei olandesi tedeschi Bontjes van Beek.
Le razziste "Leggi di Norimberga" del 1935 rovinarono e ridussero in miseria l'intera famiglia della piccola Digne: padre, madre, fratelli, sorelle, parenti, amici e persino animali domestici perseguitati, ed uccisi. Nel 1943 il padre di Digne e la sorella Cato di 23 anni vennero arrestati dalla Gestapo sospettati di far parte della "Rote Kapelle", ossia dell' Orchestra Rossa che propagandava l' opposizione al regime di Adolf Hitler, ma solo con semplice volantinaggio.
Un po' come accadde a Sophie Sholl di 21 anni ed amici di Monaco di Baviera, membri della "Rosa Bianca", che distribuivano volantini contro il regime dittatoriale in atto. Entrambe le fanciulle, assieme ad altri compagni, vennero decapitate nel carcere militare di Plotzenzee nei pressi dell'omonimo lago alla periferia di Barlino. Il boia Johann Reichharrt, definito da nazisti ed alleati vincitori come "efficiente, veloce e privo di rimorso", usava una piccola ghigliottina portatile, che decollava le vittime in un batter di ciglia. Un carnefice "chic", elegantissimo: cappotto nero, camicia candida, guanti bianchi, cilindro nero e farfallino scuro. Impassibile, non sbagliava un colpo di lama.Il boia Reichhart tagliò 3.165 teste durante il periodo hitleriano; ed altre 156 di nazisti nel dopoguerra. Il boia produttivo e senza rimpianti morì di vecchiaia nel 1972 a Dorfen in patria sua...
Digne M. Marcovicz soffrì le pene d'inferno e per tutta la vita si è battuta per il pieno riscatto della sua famiglia e del martirio di sua sorella Cato. Redenzione ottenuta. Digne - abbiamo detto in apertura - è stata una celeberrima fotografa e non solo in Germania. Fotoreporter di Der Spiegel per lustri ed amica dei personaggi più celebrati della sua terra, dei quali ha realizzato libri descritti e di immagini nel difficile bianconero.
Tra il 1966 ed il 1968 Digne è stata due anni nella Selva Nera di Friburgo accanto al grande filosofo Martin Heidegger, ritenuto il maggiore esponente dell'esistenzialismo mondiale e immortalatolo con la consorte nel mezzo della natura primordiale, ne ha ricavato un libro fotografico unico e magnifico. Altri due volumi di Marcovicz sugli orrori dei campi di sterminio nazisti e sui pochi superstiti ebrei dalla "Shoah" da Lei intervistati in Israele, sono tomi che il Ministero della Cultura tedesco ha acquisiti ed introdotti in tutte le scuole elementari della Germania.
La grande e modestissima bella signora di classe, fotoreporter ed amica Digne, ha abitato anche ad Ortonovo ed in Carrara tra il 1987 ed il 2002, facendo la spola lavorativa con Berlino dove insegnava regia cinematografica e fotografia nelle scuole superiori. Da Ortonovo dove aveva acquistato una grande casa colonica se ne dovette andar via perchè certi montanari villani le facevano dispetti continui.
A Carrara, dopo aver realizzato "gratis et amore dei" fotografie di donne dei lavatoi di paese per amici illuminati, non venne mai invitata al festival di Convivere per presentare le sue mirabolanti immagini di Martin Heidegger nella Selva Nera. Un locale massone in sonno l'aveva probabilmente ritenuta una sorta di nazista. Digne M. Marcovicz, celebre fotografa anarchica antinazista, è sepolta nella foresta di Zehlendorf a Berlino Nikolassee. Dio l'abbia in gloria eterna ...