Rafforzare l'efficacia della rete del trasporto pubblico (bus e treno) con l'attuazione di servizi integrativi e più flessibili di mobilità condivisa: è questo lo scopo principale del progetto che la Provincia di Massa-Carrara ha presentato alla Regione Toscana chiedendo un finanziamento di 200 mila euro.
"I fondi – spiega Katia Tomè, consigliera provinciale delegata al Trasporto Pubblico Locale – sono quelli che un decreto interministeriale del dicembre 2022 ha destinato alla promozione della mobilità condivisa e che la Regione Toscana ha poi suddiviso sulla base di un criterio demografico pubblicando un bando.
Tra le altre cose con questa iniziativa puntiamo anche a rafforzare il TPL nelle aree a domanda debole caratterizzate da bassi livelli di servizio e da una bassa densità di popolazione.
Esprimo quindi una grande soddisfazione – ha aggiunto Tomè - e ringrazio i tecnici in particolare la dottoressa Beatrice Gavarini, responsabile del Servizio TPL della Provincia e l'ingegner Massimo Ferrini, per essere riusciti a creare un progetto completo ed ambizioso pur avendo a disposizione pochissimo tempo. L'auspicio è che ora anche la Regione ne recepisca l'importanza e ce lo finanzi".
Il progetto si articola in due tipologie di intervento.
La prima prevede l'istituzione di servizi a domanda integrati con quelli della rete del Trasporto pubblico locale (extraurbani, ferroviari) in corrispondenza dei principali poli di interscambio e in coincidenza con le corse del TPL: in pratica sarà un servizio di connessione al TPL che permetterà quindi di collegare alla rete le aree non servite dal trasporto pubblico. Gli utenti che vorranno servirsene potranno prenotare la corsa telefonicamente o per mail entro il giorno precedente e la richiesta potrà essere estesa anche a più giorni o periodi.
La seconda tipologia prevede l'istituzione di tariffe integrate che consentiranno l'utilizzo dei servizi di mobilità condivisa disponibili a tariffa agevolata per gli utenti della rete del trasporto pubblico.
Nello stesso tempo saranno anche riorganizzate le localizzazioni dei punti di presa dei servizi di mobilità condivisa rispetto ai potenziali principali nodi dei servizi di trasporto pubblico (stazioni, fermate TPL) allo scopo di garantire un'ottimizzazione dei tempi necessari per effettuare l'interscambio.
Il progetto prevede una fase sperimentale fino al giugno 2025, fissando come obiettivo anche quello di verificare la sostenibilità di possibili implementazioni ed estensioni della rete dei servizi di trasporto pubblico da inserire poi in modo "strutturale" nella rete di offerta complessiva.