La Dickens Fellowship di Carrara, non tratta solo la storia e le opere di Charles Dickens e infatti sabato 28 gennaio alle ore 17.30 nella sede in piazza Alberica 2/A la protagonista sarà la letteratura russa: verrà presentato il libro "Scrittori russi" di Leone Ginzburg a cura di Dario Pontuale che dialogherà con Marzia Dati, presidente della Dickens.
"Scrittori Russi" è per Readerforblind il "numero zero" della sua collana, Le Polveri Blackedition: un ventaglio di saggi critici raccolti tra prefazioni e riviste che Leone Ginzburg, consacra alla letteratura russa tra il 1927 e il 1942, pubblicati postumi nel 1948 da Einaudi, arricchiti in questa edizione dall'accurata prefazione di Dario Pontuale. Ginzburg guida alla lettura dei classici attraverso una carrellata di scrittori, da Puškin a Gor'kij, passando per Gončarov, Leskov, Garšin, Turgenev e l'immancabile coppia Tolstoj-Dostoevskij. Ripercorre così le tappe del processo evolutivo della cultura russa, fino a descrivere lo stato dell'arte, della poesia a lui contemporanea; Ginzburg spalanca le porte a una letteratura inconsueta.
Da studioso e docente di letteratura russa emigrato già da bambino a Torino, si contrappone all'approccio medio italiano, all'epoca diffidente e sordo all'invito di quella cultura cresciuta nel grembo della grande madre Russia, banalmente declinato dietro un alibi che per comodità la vede classificata, in quanto "diversissima", tra le "incomprensibili". Assiduo frequentatore dei dibattiti politico-culturali italiani, intellettuale attivista vicino al gruppo radical-liberale di area socialista, Ginzburg si impegna in una campagna di sensibilizzazione volta a incrementare le traduzioni dal russo, ma, soprattutto, ad appassionare il pubblico a una terra misteriosa dove tutto nasce, "guerre e pestilenze, meraviglie e miserie, cattedrali e villaggi, campi di battaglia e grano, una terra di genesi stratificate". Nell'abbondanza di flash e rimandi, gli amanti di letteratura tout-court, di quella cara letteratura 'a-nazionale' e cosmopolita, non potranno che rivivere esperienze di lettura e apprezzare il confluire di idee e fotogrammi provenienti dalle più diverse penne. Profondo conoscitore dell'universo letterario russo, Ginzburg non assume mai la postura del profeta, ma accompagna il lettore nel flusso delle sue riflessioni, lo guida nel corso di minuziose considerazioni in cui scoprire, o riscoprire, angolini nascosti di romanzi talvolta già letti e riletti. In quanto alle pratiche traduttologiche, l'autore oppone alla tentazione di attualizzare la ricerca del valore più intimo dell'opera, della sua integrità.
Dario Pontuale è di casa a Carrara dove è venuto già diverse volte a presentare i suoi libri. Scrittore, saggista, e studioso di letteratura otto-novecentesca è autore dei romanzi "La biblioteca delle idee morte" (2007), "L'irreversibilità dell'uovo sodo" (2009), "Nessuno ha mai visto decadere l'atomo di idrogeno" (2012) e della raccolta di saggi "Ho visto il film" (2014). Ha curato edizioni di Flaubert, Maupassant, Musil, Salgari, Stevenson, Svevo e Zola.