La scrittrice e critica letteraria aullese, Marina Pratici, ha presentato il suo saggio "Fotologia dell'ombra" a palazzo del Pegaso di Firenze. A fare gli onori di casa, nella sala del Media Center Sassoli, il presidente del consiglio della Regione Toscana, Antonio Mazzeo.
Un libro scritto in occasione dell'anno pasoliniano, in cui la Pratici accompagna il lettore in un originale collegamento delle opere e storie di quattro grandi autori Pier Paolo Pasolini, Thomas Eliot, James Joyce e Marcel Proust, trasportandolo in un viaggio indietro nel tempo, tra misteri e correlazioni inedite.
"Questo libro nasce da un convegno che si è svolto durante l'anno pasoliniano, il 2022, in cui si è celebrato il centenario della sua nascita. Da lì, - spiega la Pratici - avendo una specifica competenza sulla letteratura angloamericana, ho trovato tante correlazioni. Ma si tratta anche di un centenario particolare in cui nasce Pasolini e muore Marcel Proust. Sempre nel 1922 escono due capolavori della storia del romanzo e della poesia, 'The waste land' di Thomas Eliot e 'l'Ulisse' di James Joyce. Non potevo esimermi da scrivere un saggio su questo centenario che, in un magico gioco misterioso di correlazioni, unisce tutte queste figure".
A presentare il volume, il giornalista Jacopo Chiostri. "Il titolo Fotologia dell'ombra – ha concluso la Pratici – è volutamente criptico ed estremamente impattante. A unire i quattro autori è infatti l'indagine dell'ombra".