Al via a Carrara la seconda edizione dell'Executive Master in Ingegneria mineraria applicata alle cave di pietre ornamentali, promosso dalla Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino e Fondazione Marmo Onlus con il patrocinio del Comune di Carrara. Il corso è stato presentato oggi con un'iniziativa all'Accademia delle Belle Arti di Carrara: l'avvio dell'Executive Master è stato seguito da un dibattito sull'importanza del settore delle pietre ornamentali nella società di oggi, una discussione sulle sfide attuali dell'Ingegneria Mineraria nelle Cave di pietre ornamentali e il punto di vista della Usl Toscana Nord Ovest - U.O.C. Ingegneria Mineraria e una tavola rotonda.
"Il successo della prima edizione e l'alto numero di richieste di iscrizione in questa edizione confermano l'importanza della formazione specifica di professionisti del settore delle pietre ornamentali" ha detto Bernarda Franchi, presidente della Fondazione Marmo Onlus. "Carrara è il luogo più adatto per formarli: qui si incrociano una tradizione secolare, innovazione e maestranze di eccellenza, che costituiscono un valore aggiunto per chi partecipa al corso e vuole operare in questo campo".
"Marmo, cultura, istruzione, alta professionalità, internazionalizzazione. E' lunga la lista per cui un'iniziativa come questo Executive Master in Ingegneria Mineraria applicata alle Cave di Pietre Ornamentali è importante per la nostra città - dice la sindaca di Carrara Serena Arrighi -. Per questo voglio anzitutto ringraziare la Fondazione Marmo che assieme alla Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino ripropone per il secondo anno consecutivo questo importante percorso di formazione. Oltre al suo indubbio valore accademico questo master va d'altronde nel solco di quel futuro che la mia amministrazione immagina per Carrara e per un settore che ne è il simbolo oltre che il motore trainante dell'economia: il marmo. Per rispondere alle sfide di domani il settore lapideo deve essere in grado di aggiornarsi e di dare un valore sempre più crescente all'enorme know how di cui a Carrara siamo eredi e portatori. Tutto ciò è possibile investendo sulla formazione a tutti i livelli dei nostri ragazzi e investendo su un confronto continuo con altre realtà proprio come fa questo master".
Al corso partecipano 11 studenti, 5 ingegneri, 5 geologi e un architetto, provenienti dalla zona di Massa-Carrara, ma anche dal Piemonte, dal Trentino Alto Adige, dalla Sardegna, dalla Calabria, dalla Liguria e persino dalla Germania, età media circa 30 anni.
L'Executive Master propone 180 ore complessive di lezione per una full-immersion fra geologia, giacimentologia, petrografia, arte mineraria, analisi di scavi a cielo aperto e in sotterraneo, analisi di stabilità delle cave a cielo aperto e in sotterraneo, impianti nei cantieri di scavo a cielo aperto e in sotterraneo, trattamento e lavorazione della roccia e sicurezza delle attività, oltre che da 120 ore di tirocinio curriculare e un ciclo di lezioni pratiche in cava e presso impianti di lavorazione di Carrara, al fianco di esperti tecnici e professionisti.
Come per la precedente edizione, il programma formativo si svolge sotto il coordinamento didattico del professor Pierpaolo Oreste, del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture, e vede tra i suoi ideatori l'ingegnere carrarese Orlando Pandolfi, consulente globale per la coltivazione delle cave lapidee, docente e membro del comitato tecnico-scientifico dell'Executive Master interno alla Fondazione. La II edizione dell'Executive Master è patrocinata da Confindustria Marmomacchine, Confindustria Livorno Massa Carrara e Associazione Nazionale Ingegneri Minerari (Anim).
Il progetto nasce dalla crescente richiesta di specifiche competenze, spesso difficili da trovare: l'executive Master mira ad annullare il mismatch tra domanda e offerta nel settore.
All'evento di oggi hanno partecipato Pierpaolo Oreste, il direttore dell'Accademia di Belle Arti di Carrara Luciano Massari, la sindaca della Città di Carrara Serena Arrighi, Bernarda Franchi ed Erich Lucchetti della Fondazione Marmo onlus, Claudio Oggeri e Orlando Pandolfi del Politecnico di Torino, Domenico Gullì dell'azienda Usl Toscana Nord Ovest, Marco De Angelis di Confindustria Marmomacchine, Matteo Venturi di Confindustria Livorno Massa Carrara, Domenico Savoca dell'Associazione Nazionale Ingegneri Minerari.
