Si è concluso oggi l'anno del centenario della LILT (lega italiana per la lotta contro i tumori) con un grande evento di sensibilizzazione , organizzato dalla sezione provinciale nella sala della Resistenza di palazzo Ducale, di fronte ad una grande cornice di pubblico di tutte le età e a tutte le istituzioni.
L'iniziativa si è aperta con un videomessaggio del ministro della salute Orazio Schillaci che ha sottolineato il grande lavoro che LILT svolge in tutto il paese e ha rimarcato la volontà di implementare il sistema degli screening e dell'appoggio psicologico specializzato per tutti coloro i quali sono risultati essere affetti da cancro. Il ministro ha concluso descrivendo LILT come un punto di riferimento irrinunciabile per la salute della nazione.
Presente all'evento anche il presidente nazionale di LILT, dottor Francesco Schitulli, che in un lungo intervento, molto apprezzato e applaudito da tutti i presenti in sala ha affermato: "L'aspettativa di vita in Italia è la prima d'Europa e la seconda nel mondo. Dobbiamo fare in modo di raggiungere l'età più avanzata nelle migliori condizioni di salute possibili. Per fare ciò è necessario un cambiamento di paradigma culturale e la chiave per riuscirci sono i giovani. Se utilizzassimo tutte le tecnologie di cui disponiamo e ad esse unissimo la cultura della prevenzione, alzeremmo esponenzialmente la capacità di guarire il cancro".
"Nel 2021 in piena epoca covid - continua - abbiamo registrato 181 mila morti di tumore, un numero maggiore rispetto ai morti per coronavirus. La vera pandemia è il cancro e i media dovrebbero dirlo chiaramente, aiutandoci a sensibilizzare i cittadini. Qualcuno fa il bollettino giornaliero per il covid? Propongo di farne uno per le persone a cui viene diagnosticata una malattia oncologica.
Dobbiamo lavorare su noi stessi per migliorare le nostre abitudini di vita - conclude - invito i giovani a venire a conoscere LILT, la prevenzione parte da noi".
Diverse sono state le iniziative che LILT ha organizzato sul territorio negli scorsi mesi in occasione del centenario, fa sapere Il presidente provinciale, dottor Pietro Bianchi. Le più importanti sono state la passeggiata sulla via Francigena, la partita di calcio, la giornata di prevenzione in fabbrica e assieme al CAI, musica sulle apuane. Ultimo, non per importanza, il progetto riservato alle scuole primarie, una iniziativa rivolta ai più giovani per migliorare le condizioni di vita di ognuno attraverso l'educazione alla prevenzione e alla alimentazione.
Il nostro territorio, è doveroso ricordarlo, è tra quelli con maggiore incidenza di malattie oncologiche in tutto il paese, iniziative come quella di oggi devono essere utili non solo alla cittadinanza ma anche, soprattutto, alla politica che da decenni non è in grado di affrontare una volta per tutte questa drammatica realtà.
Foto di Alessandro Vatteroni