Un evento dedicato alle difficoltà delle famiglie che incontrano una diagnosi di demenza. Uno spazio di confronto con gli specialisti sugli aspetti ad alto impatto legati a queste patologie e una visione d'insieme sui percorsi di cura e trattamento.
Questo il focus della conferenza dal titolo "Paure, bisogni e speranze: la famiglia di fronte alla demenza" che si terrà, ad ingresso rigorosamente libero, martedì 22 novembre presso l'Auditorium dell'Ospedale delle Apuane alle ore 16:30.
L'evento, organizzato e promosso da Fondazione dott. Ezio Pelù Onlus, vedrà come relatore il dott. Roberto Sposito – rinomato neurologo specialista ambulatoriale ASL Toscana Nordovest.
"La demenza ha un esordio graduale – illustra il dottore. Spesso, la memoria recente è la prima ad essere compromessa: diventa difficile apprendere e ricordare nuove informazioni e i primi sintomi fanno pensare a un deterioramento della memoria associato all'età. Poi la progressione della malattia diventa evidente. Si sviluppano problemi di linguaggio - in particolare con la ricerca delle parole, che non vengono più in mente, con sbalzi d'umore e difficoltà nello svolgimento delle attività indipendenti della vita quotidiana come orientarsi, ricordare dove mettono le cose, accompagnati spesso da cambiamenti di personalità e disturbi del comportamento.
Il pensiero astratto, l'intuizione o il giudizio possono essere inoltre compromessi. La perdita di indipendenza e memoria può generare irritabilità, ostilità e agitazione nei pazienti: la famiglia è quindi sottoposta ad uno stress notevole, dovendo sopportare l'urto della frustrazione, della stanchezza, della rabbia e del risentimento per il fatto di dover fare così tanto per prendersi cura di una persona cara. La famiglia prova inoltre un dolore indicibile di fronte alle trasformazioni che cancellano progressivamente i tratti caratteristici della personalità del paziente che finisce per essere irriconoscibile a chi lo guarda con l'affetto e l'amore coniugale o filiale. Un'angoscia lacerante li assale al pensiero di non essere all'altezza della situazione e al sospetto di contribuire, nonostante gli sforzi messi in campo, all'aggravamento della condizione del proprio congiunto.
È chiaro che, in queste condizioni, la famiglia ha bisogno di servizi di supporto: prendersene cura diventa un'opera difficile ma indispensabile per mitigare le paure, per soddisfare i bisogni ed alimentare la speranza che dover svolgere al meglio il suo insostituibile ruolo in questo frangente."
Introdurranno l'evento la professoressa Piera Teresa Canale Pelù – presidente della Fondazione – e il dottor Carlo Manfredi – Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Massa Carrara.