Ormai si sono esposti davvero tutti sul caso della mancata progressione per i lavoratori comunali della categoria D nel comune di Mulazzo.
Cgil e Pd (per bocca dell'assessore Santi Giorgio) avevano gettato ombre sulla gestione degli aumenti salariali, lanciando accuse più o meno velate alla giunta Novoa e persino alla Cisl, “colpevole” di aver accettato troppo di buon grado un accordo in cui una parte dei lavoratori veniva esclusa.
Prese di posizioni non di poco conto, e che hanno spinto la stessa Cisl a redigere un comunicato ufficiale in cui si rimandano al mittente le critiche ricevute negli ultimi giorni, senza però esimersi da lanciare qualche stoccata alla Cgil e al consigliere PD.
Cisl sottolinea infatti come sia Santi Giorgio che la funzione pubblica di Cgil abbiano affrontato il tema con approssimazione e poca competenza sulla materia (specialmente nel caso del consigliere), e di avere la “memoria corta” sui motivi per cui non è stato possibile raggiungere un accordo che comprendesse tutte e tre le categorie coinvolte.
Il sindacato gonfia il petto, asserendo come il loro Rsu Perini abbia persino rinunciato alla maggiorazione economica: sarebbe dovuta essere una nota di merito, e invece non sono arrivate altro che offese più o meno velate.
C’è rammarico nelle parole di Cisl e del suo segretario generale Enzo Mastorci. Nessuno si sarebbe aspettato un attacco di questo tipo, specialmente da individui ed enti coinvolti tanto quanto la Cisl stessa.
“Come Cisl fp siamo tranquilli e sicuri di aver operato nell’interesse dei lavoratori; invece – si legge nell’estratto finale della nota – ci rammarica l’acredine di alcune figure apicali che non hanno acceduto alla progressione e che, evidentemente, si sono dimenticati del sacrificio fatto negli anni da tutti i colleghi dipendenti comunali che si sono privati di 5mila euro di salario accessorio per favorire le posizioni apicali. Forse si tratta di memoria corta come quella del consigliere. Al Segretario della Cgil fp che aveva esternato tirandoci per la giacchetta e ribadiamo, al quale non avremmo risposto, come mai che al comune di Fivizzano ha sottoscritto lo stesso accordo, escludendo le categorie D dalle progressioni senza gridare allo scandalo? Forse piccoli interessi di bottega dai quali la Cisl fp ne resterà fuori”.