E’ in programma a Fosdinovo giovedì 17 marzo alle 18:30 l’apertura di “Lunigiana Land Art”, progetto vincitore dell’Avviso pubblico “Borghi in Festival” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, festival diffuso in programma sino a luglio 2022 nei 12 comuni della Lunigiana. Ospite dell’evento Mario Cresci, tra i maggiori autori della nostra epoca, uno dei sei artisti chiamati a condurre i workshop On-Site - con Jacopo Benassi, Marina Caneve, Tom Lovelace, Felicity Hammond, CESURA.
Sarà un’occasione per parlare di territorio e arte contemporanea, guardando all’opera di Mario Cresci, al suo pensiero e alla sua ricerca, poi esplorando concretamente le possibilità del territorio a partire da quello che accadrà, in Fosdinovo, nello stesso fine settimana. “Vedere il sentire” è il primo laboratorio site-specific del programma On-Site, nato allo scopo di ripensare visivamente Fosdinovo - da qui la Lunigiana - nei suoi luoghi simbolo, nei suoi caratteri, nella sua identità. I 12 partecipanti, selezionati mercoledì scorso da Mario Cresci con Spazi Fotografici e Matèria, saranno chiamati a studiare e riprendere spazi e storie oggetto della ricerca utilizzando linguaggi visivi come fotografia, video, grafica, poi lavorando su 4 differenti tipologie di produzione - dalla proiezione pop-up alla distribuzione di fogli-giornale successiva. Un primo risultato sarà presentato domenica 20 marzo alle 19:30 presso il Museo Audiovisivo della Resistenza - con cena sociale a cura degli Archivi della Resistenza (prenotazioni obbligatoria via info@archividellaresistenza - 3290099418).
Mario Cresci (Chiavari, 1942) opera dai primi anni ‘60, dopo aver studiato al Corso Superiore di Industrial Design a Venezia. Nel 1968 collabora con Pascali, Mattiacci e Kounellis per la Galleria l’Attico di Roma. Nel 1967 vince il Premio Niépce per l’Italia e nel 1970 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia - poi ancora nel 1978, 1993, 1995. Dal 1974 alcune sue fotografie, insieme a quelle di Luigi Ghirri, fanno parte della collezione del MoMA di New York. Negli anni ‘70 si trasferisce in Basilicata svolgendo un’intensa attività di animazione culturale nell’ambito della fotografia e della comunicazione visiva. Dal 1991 lavora a Bergamo dove ha diretto per oltre otto anni l’Accademia di Belle Arti G. Carrara. Da anni insegna in Italia e in Europa, tutt’oggi insegna all’ISIA di Urbino, all’Accademia di Belle Arti di Brera, alla Scuola di Alta Formazione FMAV di Modena. Nel 2019 pubblica “Segni migranti, storie di grafica e fotografia”, compendio della sua ricerca grafica e fotografica edito da Postcart, vincitore nel 2020 del “Prix du Livre Historique” a Le Rencontres de la Photographie di Arles, uno dei principali festival del mondo oltre che d’Europa.
La sua presenza, in sede di apertura, sarà occasione importante per il festival e per la Lunigiana. Non è esclusa, infatti, la possibilità di immaginare fattivamente una prosecuzione di quanto accadrà, ora, nel nord della Toscana, terra di confine magica tra Emilia-Romagna e Liguria. L’evento è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria. Il sito www.lunigianalandart.it per informazioni e prenotazioni via Eventbrite -
"Lunigiana Land Art" apre con Mario Cresci a Fosdinovo
Scritto da Redazione
Lunigiana
12 Marzo 2022
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