Il mese di luglio è stato un mese nero per il lago di Porta, sconvolto da un drastico calo del livello delle acque, tanto che ampie zone sono diventate aree fangose con piena evidenza di detriti. Ci sono state segnalazioni fatte ai vigili di Montignoso e tante immagini e post sui social per denunciare con sgomento quanto il lago sta purtroppo vivendo. Dopo la prima ondata emotiva a seguito del disastro del 06 maggio, dove tutti, politici compresi, si sentivano ecologisti e ambientalisti, è calato il silenzio intorno alla vicenda Cava Fornace e questo stesso silenzio coinvolge purtroppo spesso anche il lago. Al consiglio comunale di Montignoso e Pietrasanta il Comitato dei cittadini aveva chiesto all’indomani dell’incidente in discarica tra le altre cose anche il monitoraggio della fossa Fiorentina e l’intero Lago di Porta per almeno due anni per poter valutare eventuali danni all’ecosistema dell’area umida interessata dallo sversamento.
Dal comune di Montignoso qualche giorno fa sono arrivate le rassicurazioni sulla carenza d’acqua nel lago, che favorirebbe da quello che si può capire persino una migliore biodiversità nella zona umida. Ci ha colpito che il Comune di Montignoso abbia inviato una PEC al gestore delle discarica chiedendo la misura della portata della sorgente del Lago che si trova presso la Torre Medicea, per capire se via sia appunto un minor gettito di una delle sorgenti che alimenta il Lago, sorgente che passa sotto la discarica e che pertanto, ancora una volta, evidenzia l’ enorme errore fatto nell’aver collocato una discarica in quel luogo. Perché Montignoso ha ritenuto necessario il coinvolgimento di Programma Ambiente Apuane spa nella drammatica situazione di carenza d’acqua che sta vivendo il Lago? E a questo punto diventa importante capire cosa abbia risposto il gestore della discarica. Come importante è capire, cosa che chiediamo da mesi, se qualcuno ha controllato i lavori fatti in discarica a seguito dello sversamento e se sono tate fatte ulteriori analisi nella fossa Fiorentina e nel Lago di Porta. Ci domandiamo anche quale sia la funzione del Consorzio di Bonifica nei confronti del lago, quali sono le sue competenze e responsabilità. Il non avere risposte, né dalla Regione, né dai comuni, né da Arpat, né da GAIA, e tutto questo silenzio su Cava Fornace è più’ significativo di mille interventi e parole.