Si è tenuta nel pomeriggio di giovedì 8 agosto, a palazzo Civico una nuova riunione tra amministrazione e imprese per discutere dell'applicazione dell'articolo 21 del regolamento comunale degli agri marmiferi. L'incontro, a cui hanno presenziato il sindaco Serena Arrighi e l'assessore ai Progetti speciali Moreno Lorenzini, è stato l'occasione per illustrare il testo del nuovo disciplinare di attuazione dei progetti dell'articolo 21. "Al momento della sottoscrizione delle convenzioni tutte le imprese escavatrici si sono impegnate non solo, come previsto dalla legge regionale 35 del 2015, a lavorare in loco almeno la metà del materiale estratto dalle nostre montagne, ma anche a realizzare progetti di interesse pubblico – ricorda la sindaca Serena Arrighi -. In cambio di questi interventi, come previsto dall'articolo 21 del regolamento comunale degli agri marmiferi, i concessionari hanno ottenuto la possibilità di continuare a coltivare le cave. Quando hanno firmato le convenzioni le imprese si sono quindi assunte precisi impegni che ora è venuto il momento di tradurre nella pratica. Prima di vedere in che modo farlo credo tuttavia sia bene ricordare una volta di più quale sia la ratio di questa norma e come non si possa ridurre l'intera vicenda a una mera questione economica. I soldi che le imprese sono chiamate a investire sul territorio appartengono di fatto già alla collettività carrarese. Sono una conditio sine qua non perché le imprese si vedano prorogato il proprio periodo transitorio. A questo si aggiunga poi che i progetti che si vogliono andare a realizzare sono stati scelti e sviluppati direttamente dalle imprese stesse mentre il Comune ha dovuto solamente sancirne l'ammissibilità. Di fronte a questa situazione la scelta di seguire la disciplina del codice degli appalti pubblici è dettata dal fatto che di soldi pubblici stiamo parlando e per questo riteniamo sia necessario rendere tutto l'iter il più trasparente possibile a tutela di risorse della collettività. Siamo convinti che questa sia la soluzione migliore, restiamo comunque aperti a discutere anche la possibilità di percorrere strade alternative".