La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) non condividono la foga, dopo una lettura attenta, dell'atto di indirizzo sulla viabilità. Sul giornale si legge l'entusiastico racconto di un atto di giunta spacciato per intenzione di migliorare la sicurezza stradale cittadina. Troviamo deludente che si sia atteso 6 anni di amministrazione per tirare le somme del poco che è stato fatto per valutarne gli effetti eppure i dati degli incidenti stradali sul nostro territorio parlano chiaro. Sicuramente serve sapere chi e quanti sono passati con il rosso al semaforo o chi supera il limite di velocità, certamente però non incide sulla casistica dell'incidente potenziale che ne potrebbe derivare, ma solo a multare chi ha commesso quell'illegittimità. Il cittadino che vuol muoversi in città o che ha un figlio o una figlia che circola per le strade con bici o altri mezzi non si sente più sicuro se sa che chi “buca” un semaforo a tutta velocità sarà multato, ma vorrebbe percorsi ciclabili realizzati in tutta sicurezza per spostarsi in città e non monconi assurdi di piste che possibilmente aumentano il rischio stradale. Vuole attraversamenti pedonali su dossi che limitino anche la velocità, dove realizzabili, o con le strisce non scolorite, ma ben evidenziate. Non vuole tratti di città al buio o viali illuminati a metà o lampioni nascosti dai rami degli alberi, poco importa se hanno la luce a led.
La sicurezza sarebbe garantita dal rispetto degli orari del divieto di transito cittadino dei camion nei pressi degli istituti scolastici oppure da un'ordinanza che ne vietasse il solo transito in città e lo deviasse sull'autostrada. Ci sono novità come il cuscino berlinese che abbiamo proposto per ridurre la velocità veicolare senza creare disturbo ai mezzi di soccorso. Ancora meglio se prima di progettare un qualsiasi “abbellimento” in città si procedesse allo studio di impatto sul traffico, magari si eviterebbe di ridurre la visibilità stradale, che fa rima con diminuzione di sicurezza della circolazione, per piantare qualche albero. Si potrebbero evitare edificazioni nelle aree già ad alto impatto di traffico come le varianti nel Viale Roma o la Casa di Comunità in Via Carducci e ancor peggio di pensare di aggravarne la situazione con la Variante Aurelia. Si potrebbe anche approvare la nostra mozione per sperimentare “Turano quartiere 30”. Quindi ci vorrebbe molto di più di un Comandante incaricato per ripensare la circolazione nel centro di Marina quando è festa o l'aggiornamento della ZTL per il carico e scarico merci. Suvvia, chiamiamo le cose con il loro nome, almeno questo!