“La frammentazione del centrosinistra è causata proprio da chi non si riconosce nei partiti”. Così interviene Guido Mussi, candidato sindaco del Partito Repubblicano Italiano, nel dibattito in vista delle elezioni amministrative di Massa. "Leggiamo di alcuni candidati che chiedono il ‘compattamento’ dell'area di centrosinistra paventando la possibilità che, in difetto, si possa andare incontro ad un ballottaggio tra i due candidati del centrodestra – premette Mussi - . Ribadita, ancora una volta, la nostra appartenenza all'area del centrosinistra come, d'altro canto, chiarito e riconfermato sin dal nostro primo intervento non possiamo non rimarcare l'anomalia che tale appello venga da chi non si riconosce in alcun partito istituzionalmente rappresentato ma si sia autocandidato a rappresentare una coalizione alla quale è estraneo”.
“Tutti definiamo la nostra Costituzione la più bella del mondo – sottolinea il candidato repubblicano - , ma allora non possiamo ignorarne i principi fondamentali. Nello scrivere l'articolo 49 i padri costituenti avevano ben in mente che la democrazia parlamentare necessita indissolubilmente dei partiti ‘per concorrere con modo democratico a determinare la politica nazionale’. Noi repubblicani siamo convinti che i partiti siano una componente essenziale della struttura istituzionale prevista dalla nostra carta fondamentale e che se distorsioni vi sono state sono queste che vanno combattute ed eliminate: non il principio che resta valido ed insostituibile”.
Questa la conclusione di Guido Mussi: “Il Pri è uno dei pochissimi partiti, per non dire l'unico, che ha resistito a tutte le turbolenze che hanno visto, ad una ad una, scomparire tutte le altre sigle storiche e siamo orgogliosi di partecipare a queste elezioni con la nostra storia ma nel contempo con le idee moderne ed innovative che ci contraddistinguono”.