La campagna elettorale in vista delle elezioni di domenica divampa in provincia di Massa-Carrara. A poche ore dal silenzio elettore, l’argomento che va più per la maggiore è la questione, perennemente irrisolta, delle bonifiche da attuare nel complesso SIN-SIR situato proprio tra le due città capoluogo.
Una situazione per molti insostenibile, sia per i tortuosi percorsi d’indagine che per la qualità della vita dei cittadini residenti.
Anche il gruppo Massa Città in Comune, affiliata ad Unione Popolare, denuncia la malagestione del sito, appellandolo come un vero e proprio disastro ambientale, e per quale non sono state ancora fornite soluzioni adatte.
“La farsa delle bonifiche – si legge nella prima parte della nota ufficiale – è una delle peggiori pagine della nostra storia locale. E nonostante tutto su quello che dovrebbe essere veramente un terreno comune, registriamo le ennesime uscite elettorali e propagandistiche. Nessuno riesce a capire che ne usciamo tutti perdenti? Nessuno riesce ad avere un minimo di onestà intellettuale per non aggravare una situazione pessima? Sono passati tre anni da quando si è chiuso il percorso di indagine sulla falda che ha dato risultati clamorosi e ci sono voluti 2 anni per avere un progetto che ha delle forti criticità. Eppure, erano coinvolti tutti, dagli enti locali alla regione, dal Ministero a quella che dovrebbe essere una eccellenza nella gestione delle bonifiche: Sogesid. Invece tutti questi soggetti non sono stati capaci di arrivare alla fine del percorso perdendo denaro pubblico, nostro, stanziato appositamente. E parliamo di "incapacità" come ipotesi migliore, sulla quale non si può fare nulla se non un azzeramento politico e tecnico dei vertici: se fossero consapevoli delle loro incapacità avremmo già visto le loro dimissioni sul tavolo. Invece la poltrona è importante soprattutto se ben retribuita da soldi nostri. Quella è l'ipotesi migliore perché la complessità della faccenda, lo scambio di accuse reciproco, le insinuazioni di ogni sorta, fanno trapelare l'idea che forse c'è qualcosa di più, qualcosa legato alla vicenda nel suo complesso e al passato, fatto di procedure mancate, di poca, pochissima trasparenza e soprattutto intrecci poco chiari tra le parti in causa”.
MCC decide di non dare risposte certe, ma evidenzia la necessità di intervenire il prima possibile, in modo da drenare lo sperpero di denaro e di salvaguardare la salute degli abitanti dagli scarichi delle falde.