Vivace e partecipato l’incontro della candidata Pd al collegio uninominale, Martina Nardi, svolto nella sede Carrara centro e aperto dal segretario Luciano Morotti che ha ricordato quanto la vocazione europeista del partito faccia a pugni con le dichiarazioni della leader di FdI.
Tutto ciò - è scritto in una nota a firma del segretario del Pd di Carrara centro - per significare quanto sia necessario affidare la guida del paese a forze politiche attente a chi affronta difficoltà dovute anche alla crisi economica:
Poi, introdotta dal segretario comunale Gianluca Bizzi che ne ha ricordato l’ottimo lavoro svolto in parlamento come presidentessa della commissione attività produttive, ha spiegato di aver aderito alla richiesta con l’entusiasmo e l’impegno di chi farà di tutto mettendoci la faccia e consumando le suole delle scarpe per il confronto in questo difficile collegio.
Dichiarandosi molto preoccupata per le intenzioni riguardanti i rapporti con l’UE della parte avversa, ha confermato che la nostra convinta adesione sarà punto di riferimento per la politica del futuro che appare molto lontana dai comportamenti di Orban e della Polonia. Toccherà quindi al nostro partito portare l’Italia nel futuro, cogliendo le opportunità offerte dalla transizione ecologica e dalla digitalizzazione per cambiare abitudini di vita e portarci verso un mondo migliore senza nessun pensiero a Flat Tax che sono inadeguate e rischiano di arricchire ancora di più chi già è ricco.
E quindi è necessario l’impegno di tutti perché questo futuro prenda vita e altrettanto necessario recuperare i consensi di chi, scontento, manifesta l’intenzione di non andare a votare. E’ invece tempo di decidere quale Italia vogliamo e sarà necessaria la scelta soprattutto nei collegi uninominali per non rischiare di consegnare il paese in mano a chi ha anche intenzione di modificare la costituzione in modo antidemocratico. Così come sarà necessaria una attenta politica per i giovani e non prestare il fianco a nessun condono.
Dovrà, semmai, essere migliorata l’efficienza dell’apparato statale, del servizio sanitario nazionale che ben si è comportato in occasione della pandemia, e andranno tutelate le pensioni. Il salario minimo, che sarebbe già stato approvato se non fosse caduto il governo, è un'altra necessità per dare sicurezza alle giovani generazioni. Sulla vicenda Sanac, la candidata chiamata in causa dalla domanda di una partecipante, ha spiegato che i parlamentari locali di tutti gli schieramenti hanno fatto il possibile per arrivare ad una soluzione ma, in questo caso, è mancata la risposta del governo nella persona del ministro Giorgetti (lega). Per concludere quindi, l’appello è che non basta impegnarsi, dobbiamo veramente mettercela tutta perché sarà una scelta tra destra e sinistra, e questo specialmente nei collegi uninominali.