Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio a Carrara si scaglia contro l’assessore Elena Guadagni per la situazione del cantiere della biblioteca civica di Marina di Carrara, divenuta un dormitorio per extracomunitari.
“La Guadagni sarà sicuramente in buona fede ma alcuni frequentatori assidui della pineta sostengono di non aver mai visto la porta aperta della biblioteca, né mezzi da lavoro posteggiati sul marciapiede e nemmeno muratori, ma che invece abbiano notato un via vai di extracomunitari soprattutto di notte che hanno occupato la struttura. Peraltro l’assessore, in quanto amministratore, è responsabile della proprietà e si dovrebbe preoccupare di metterla in sicurezza dato che l’ingresso in un cantiere di persone non autorizzate né tanto meno preparate ad affrontare i rischi in esso presenti, specialmente nelle ore notturne, potrebbe essere pericoloso per la loro incolumità”.
“Il sottoscritto svolge la sua attività istituzionale in qualità di componente del consiglio comunale e si adopera in attività di indirizzo e controllo politico-amministrativo (art.42, comma 3, T.U.E.L.). Come se non bastasse dedica con orgoglio il proprio tempo a questo tipo di “propaganda” intesa come attività per informare i cittadini sull’attività politica dell’amministrazione carrarese targata Pd e ritiene di non dover dare inizio ad alcuna assistenza fattuale con l’assessore, come da Lei suggerito pubblicamente per evitare gli articoli di stampa, ma mantenere le giuste distanze istituzionali tra maggioranza e opposizione. Ciò posto, tornato nel primo pomeriggio a fare un sopralluogo presso la biblioteca, da qualsiasi lato la si osservi, non emerge alcun segno di materiali edili né di attrezzatura di lavoro come betoniere, secchi, cariole, utensili, ponteggi o altro intesi come componenti necessari ad essere usati durante una lavorazione in un cantiere aperto”.
“Ciò in considerazione anche del fatto che la Guadagni sostiene che i lavori non siano ancora terminati e siano in corso d’opera. Praticamente un luogo in cui si starebbero svolgendo “lavori edili fantasma” ed in effetti non è stato esposto nemmeno il cartello di cantiere che costituisce un obbligo finalizzato alla immediata identificazione da parte degli organi di controllo preposti e del pubblico, sul nome del committente, sui lavori che si stanno eseguendo ed al titolo edilizio che li ha autorizzati (sempre se la tipologia dei lavori da eseguire lo preveda da Regolamento comunale). L’unico dato certo è che a distanza di più di un anno dal suo insediamento l’assessore Elena Guadagni continua a mentire, non dà risposte puntuali, ma per sentito dire, e non solo in merito alle problematiche per la riapertura della Biblioteca civica di Marina, ma anche su come intende affrontare la situazione emergenziale del vicino cantiere smantellato dell’ex scuola Dante Giromini spettacolo indecoroso che denota impreparazione e superficialità, che mal si addice a chi ritiene di gestire i Lavori Pubblici con perizia, capacità e competenza ed impartisce lezioni ai consiglieri comunali su come espletare al meglio il proprio mandato politico”.