Non fa piacere criticare la nostra amata città ma è inevitabile prendere atto che Carrara è sporca, insicura, degradata e abbandonata a se stessa. Marciapiedi dissestati, parapedonali che da mesi aspettano di essere riposizionati e segnaletica verticale divelta (quella orizzontale in alcune strade è scomparsa come Matteotti) sono il biglietto da visita di una città dove l'ordinario è diventato straordinario e l'operaio che mette il catrame nella buca fa notizia. Gli spazi pubblici sono scambiati per i bagni di un autogrill e ogni volta che torni a casa devi controllare le suole delle scarpe, non solo per le deiezioni di origine le “sorprese” sono più sostanziose e di ben altra natura. Carrara è un cantiere aperto dove i lavori sono paralizzati: la piscina comunale è in alto mare, la Caravella è arenata e il Mediterraneo è stagnante. Tuttavia, mentre la città (tra dissidi sull'articolo 21, controversie nella gestione dello stadio e manifestazioni a carattere commerciale spacciate per eventi culturali) sta naufragando, dal “fronte del porto” arrivano buone notizie.
La passeggiata sul molo, realizzata dall'autorità Portuale, è stata riaperta e la Sindaca Arrighi presente all'inaugurazione bene ha fatto a ricordare l'operato delle precedenti amministrazioni comunali, anche se avrebbe potuto dire di più magari evidenziando chi, nel recente passato, si è impegnato per ottenere i finanziamenti del Waterfront e si è altresì adoperato per lo sviluppo del porto e del litorale. A Carrara un tempo si inaugurava la faraonica Strada dei Marmi, opera sotto vari aspetti discutibile ma comunque necessaria. Oggi, chi è al timone della città si compiace per aver inaugurato scuole e ambulatori fatti con i containers, si vanta di aver restituito alla collettività il parco Puccinelli finanziato (500.000 euro) non dal Comune di Carrara bensì dalla Fondazione Marmo, e addirittura esulta, dopo aver mosso mare e monti, solo per aver ottenuto una mera modifica in una dicitura del tracciato della Via Francigena.
Insomma, chi amministra non ha idee. Va avanti per inerzia. E pensare che la Arrighi, per ora, è una sindaca incredibilmente fortunata, si è ritrovata senza un muovere un dito: 29,50 milioni dai fondi del PNRR, 13 milioni dal Bando delle Periferie, 26 milioni dai progetti legati all'Articolo 21, Carrara capoluogo di Provincia, la Carrarese in Serie B e il rifacimento del nuovo Waterfront.Ma tutto ciò, purtroppo, pare non essere sufficiente per rigenerare Carrara poiché la pianificazione strategica da parte di chi governa la città è superficiale e inadeguata.
Quella della Giunta Arrighi è una azione politica degna di Marina di Sopra più che di un comune capoluogo di provincia nonché capitale mondiale del marmo. Senzadubbiamente!