1939: è questa la data in cui si costituì il polo chimico nell’area oggi comunemente nota come Sin-Sir, quasi un secolo in cui il territorio si è degradato sempre di più assieme alla salute della popolazione residente. Le bonifiche vengono ormai chieste a gran voce da decenni, ma per ora i lavori di messa in sicurezza si limitano al contenimento dei materiali inquinanti nella falda.
Le voci di dissenso continuano a crescere, e tra queste spicca l’appello del comitato “Nuovi Paesaggi Urbani”, che dopo la presentazione della relazione S.E.N.T.I.E.R.I. a Marina di Massa ha rimarcato nuovamente quanto sia importante rendere consapevole la popolazione, soprattutto i giovani, su un tema così delicato e molto spesso accantonato.
Inutile girarci attorno o usare termini fuorvianti: per il comitato, che ha espresso la propria opinione attraverso una nota ufficiale, è necessario ridare dignità e salute a un luogo e a una popolazione abbandonata da anni.
“Da qui il nostro impegno, ancora più serrato, a sostenere l’urgenza della necessità di avviare la bonifica della nostra area (oggi ferma al solo 3percento delle aree interessate) e alla cessazione dell’uso mistificato del termine che, invece – si legge nella nota – nasconde una semplice (seppur importante) messa in sicurezza. Il lavoro svolto dalla società Sogesid resta, a oggi, relegato al solo contenimento degli inquinanti nella falda ma, sulla stampa generalista, viene impropriamente usato il termine bonifica creando l’illusoria ipotesi che siamo all’inizio della soluzione del problema. Nulla di tutto questo. A oggi i finanziamenti dedicati alla bonifica non esistono e ciò che è stato stanziato è a malapena utile per il contenimento”.