La figura degli operatori dei Casinò è, da sempre, un dettaglio collaterale nell’immaginario collettivo; sembra quasi di avere a che fare con personaggi misteriosi o impersonali, eppure senza di loro molti giochi diventano impossibili.
Provando a guardare meglio il loro mondo scopriremo figure professionali del tutto interessanti quanto abili a condurre il gioco, nel rispetto di regole e dettagli che facciano la differenza tra un gioco sicuro e divertente e situazioni ai confini del lecito, del tutto sconsigliabili.
Per questo, oggi, quando si tratta dell’argomento del dealer e del croupier si parla di esperti professionisti con dei percorsi che non ammettano improvvisazione.
E se analizziamo i live casino?
Ovviamente la cosa cambia ma solo formalmente perché il concetto di sicurezza e di precisione rimane invariato.
Il live casino è lo sviluppo naturale dei giochi fisici, reperibili nelle sale da gioco e nei Casinò, ora disponibili online tramite dei portali verificati e certificati dalle autorità competenti; su questi portali è possibile giocare ai giochi di fortuna come a quelli definiti “di abilità”.
IL termine"Live", però, rimane da capire specificatamente perché è il dettaglio che crea interesse oltre ad essere un motivo del successo di questa formula.
Di che si tratta? Il giocatore si collega tramite la Rete del Web ma interagisce con una situazione che si svolge in tempo reale nelle sale di casinò organizzati e messi in piedi all’uopo, in studi di tipo televisivo, come se si fosse in collegamento con qualche programma di intrattenimento sui canali TV propriamente detti.
L’utente, in tal modo, è presente “virtualmente" ad un tavolo di gioco e sfida un dealer o un croupier vero e proprio, rimanendo sul divano o su una comoda sedia a casa propria.
Ciò lo distingue dal gioco online “puro”, basato su software e simulatori virtuali, dove il gioco è affidato totalmente ad algoritmi gestiti in remoto.
Il croupier svolge la sua funzione quindi in diretta ed opera secondo le regole di gioco e secondo, naturalmente, la casualità che rappresenta la vera identità dei giochi in questione, parimenti il dealer se si richieda tale figura in relazione al gioco.
Oggi quel mondo si conosce un po’ di più grazie a racconti e video che circolano tra gli appassionati e quindi è più possibile capire quali siano aneddoti e storie di questi operatori che vivono, dall’altra parte dello schermo, la missione di far divertire e sognare i tanti giocatori che si affidano a loro per sfidare la fortuna.
In verità parlarci è interessante per capire un concetto base che è: “il gioco è un divertimento” che è parente del concetto: “si gioca per divertirsi, anche se si usano i soldi, senza esagerare”.
Occorrerebbe ascoltare quell’operatore che racconta di notti insonni ad un tavolo di gioco chiamato “il cimitero”, così nomato a causa della scarsa affluenza di persone, causa orario, ma necessario proprio per gestire bisogni e pulsioni di una clientela di insonni che non possono fare a meno di ingannare la notte sfidando la fortuna e le proprie capacità.
Oppure la storia di chi si è trovato ad operare a Las Vegas in un Casinò frequentato, visibilmente, da ricconi con tendenza alla cafonaggine se non gangsters conclamati.
Si passa dal personaggio che perde ad un tavolo di gioco di Black Jack una quantità di bigliettoni da cento dollari da assommare migliaia di dollari, al tizio che vince con abilità e pazienza perdendo, però, tutto in un paio di azzardi finiti male, con una mega imprecazione finale da far tremare i lampadari.
Sono storie divertenti, in fondo, ma sempre nella cognizione che è meglio essere parsimoniosi e giudiziosi nel gioco e magari rimanere educati anche con gli operatori che sono lì da ore.
Le curiosità dei dealer e croupier raccontate in prima persona.
La figura degli operatori dei Casinò è, da sempre, un dettaglio collaterale nell’immaginario collettivo; sembra quasi di avere a che fare con personaggi misteriosi o impersonali, eppure senza di loro molti giochi diventano impossibili.
Provando a guardare meglio il loro mondo scopriremo figure professionali del tutto interessanti quanto abili a condurre il gioco, nel rispetto di regole e dettagli che facciano la differenza tra un gioco sicuro e divertente e situazioni ai confini del lecito, del tutto sconsigliabili.
Per questo, oggi, quando si tratta dell’argomento del dealer e del croupier si parla di esperti professionisti con dei percorsi che non ammettano improvvisazione.
E se analizziamo i live casino?
Ovviamente la cosa cambia ma solo formalmente perché il concetto di sicurezza e di precisione rimane invariato.
Il live casino è lo sviluppo naturale dei giochi fisici, reperibili nelle sale da gioco e nei Casinò, ora disponibili online tramite dei portali verificati e certificati dalle autorità competenti; su questi portali è possibile giocare ai giochi di fortuna come a quelli definiti “di abilità”.
IL termine"Live", però, rimane da capire specificatamente perché è il dettaglio che crea interesse oltre ad essere un motivo del successo di questa formula.
Di che si tratta? Il giocatore si collega tramite la Rete del Web ma interagisce con una situazione che si svolge in tempo reale nelle sale di casinò organizzati e messi in piedi all’uopo, in studi di tipo televisivo, come se si fosse in collegamento con qualche programma di intrattenimento sui canali TV propriamente detti.
L’utente, in tal modo, è presente “virtualmente" ad un tavolo di gioco e sfida un dealer o un croupier vero e proprio, rimanendo sul divano o su una comoda sedia a casa propria.
Ciò lo distingue dal gioco online “puro”, basato su software e simulatori virtuali, dove il gioco è affidato totalmente ad algoritmi gestiti in remoto.
Il croupier svolge la sua funzione quindi in diretta ed opera secondo le regole di gioco e secondo, naturalmente, la casualità che rappresenta la vera identità dei giochi in questione, parimenti il dealer se si richieda tale figura in relazione al gioco.
Oggi quel mondo si conosce un po’ di più grazie a racconti e video che circolano tra gli appassionati e quindi è più possibile capire quali siano aneddoti e storie di questi operatori che vivono, dall’altra parte dello schermo, la missione di far divertire e sognare i tanti giocatori che si affidano a loro per sfidare la fortuna.
In verità parlarci è interessante per capire un concetto base che è: “il gioco è un divertimento” che è parente del concetto: “si gioca per divertirsi, anche se si usano i soldi, senza esagerare”.
Occorrerebbe ascoltare quell’operatore che racconta di notti insonni ad un tavolo di gioco chiamato “il cimitero”, così nomato a causa della scarsa affluenza di persone, causa orario, ma necessario proprio per gestire bisogni e pulsioni di una clientela di insonni che non possono fare a meno di ingannare la notte sfidando la fortuna e le proprie capacità.
Oppure la storia di chi si è trovato ad operare a Las Vegas in un Casinò frequentato, visibilmente, da ricconi con tendenza alla cafonaggine se non gangsters conclamati.
Si passa dal personaggio che perde ad un tavolo di gioco di Black Jack una quantità di bigliettoni da cento dollari da assommare migliaia di dollari, al tizio che vince con abilità e pazienza perdendo, però, tutto in un paio di azzardi finiti male, con una mega imprecazione finale da far tremare i lampadari.
Sono storie divertenti, in fondo, ma sempre nella cognizione che è meglio essere parsimoniosi e giudiziosi nel gioco e magari rimanere educati anche con gli operatori che sono lì da ore.