Esenzione IMU, con la furbata delle due residenze addio tassa inutile | Al comune ci cascano come polli

IMU e novità sull'esenzione, tutti i dettagli

IMU e novità sull'esenzione, tutti i dettagli- credit pixabay- lagazzettadimassaecarrara.it

Esenzione IMU, ecco la furbata che non te la fa pagare più cosa sapere, tutti i dettagli e le curiosità che ti cambiano la vita

Molto spesso ci chiediamo qual è il motivo per cui le persone non vorrebbero pagare le tasse ma soprattutto quelle tasse che sono davvero onerose e potrebbero danneggiare il nostro aspetto economico; tra queste, infatti, vi è senza dubbio la tassa IMU, ma con una nuova furbata potresti non pagarla più. In questo articolo andiamo ad analizzare la situazione e ad approfondirla al meglio, dandovi trucchetti che potrebbero cambiarvi la vita.

Quando sentiamo parlare di IMU, sicuramente dobbiamo sapere che si tratta di un’imposta che grava sui possessori di immobili. Si tratta di un’imposta patrimoniale che, si applica al possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9. Pian piano questa IMU è stata istituita dall’art. 13 del Decreto Legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214, e disciplinata dallo stesso articolo 13, e ha subito delle modifiche con la Legge di Stabilità del 2014.

Quando si parla di abitazione principale, bisogna certamente dire che si tratta di persone che risiedono anagraficamente e ci abitano in maniera continua e abituale. Sono considerate pertinenze dell’abitazione principale esclusivamente le unità immobiliari classificate nelle seguenti categoie catastali ossia: C/2 , C/6, C/7.

Andiamo a vedere come è possibile non pagare questa tassa nel prossimo paragrafo, ecco tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza.

IMU 2025, ecco come fare a non pagare più la tassa

Molto spesso si sente parlare di esenzione IMU ma non si sanno mai quali sono i dettagli, ma soprattutto se la nostra categoria rientra in tale funzione. Infatti, a fornire chiarimenti ci ha pensato la Corte di Cassazione, attraverso l’ordinanza n. 19684 del 17 luglio 2024, che ha voluto chiarire che due persone legate da un’unione civile o da un matrimonio possono beneficiare entrambe dell’esenzione Imu prima casa ma solo se hanno determinati requisiti.

A fornire dei chiarimenti specifici ci pensa la Corte di Cassazione che ha stabilito come sia un diritto delle persone unite civilmente e dei coniugi decidere di fissare delle residenze disgiunte , anche se si è sposati e quindi uniti civilmente.

IMU e novità sull'esenzione
IMU e novità sull’esenzione- credit pixabay- lagazzettadimassaecararra.it

Cosa dice la legge

La Corte di Cassazione, quindi, precisa che l’esenzione può essere rigettata se il soggetto non aveva fissato la residenza nell’immobile di sua proprietà, ma solo la dimora abituale.

Quindi la Suprema Corte ha chiarito: “Il contribuente non può usufruire dell’agevolazione prevista per l’abitazione principale, se presso l’immobile interessato non ha fissato la residenza anagrafica. Infatti, il diritto all’esenzione per ciascuna abitazione principale delle persone legate da vincolo di coniugio o unione civile, che abbiano avuto l’esigenza, in forza delle necessità della vita, di stabilire la loro dimora abituale e la residenza anagrafica in altro immobile sussiste e coinvolge anche il mantenimento dell’esenzione in ipotesi in cui i componenti del nucleo familiare siano stati indotti da esigenze personali a stabilire la residenza e la dimora abituale in luoghi ed immobili diversi purché, pur in assenza di convivenza col nucleo familiare, sia stata stabilita la residenza anagrafica nell’immobile per il quale l’esenzione sia stata invocata”.