Salario minimo, Eugenio Giani insegue l’obiettivo dei 9 euro lordi all’ora e annuncia il ricorso alla Corte Costituzionale

Eugenio Giani - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte X)
Dopo che il Governo aveva impugnato a inizio agosto le legge toscana sul salario minimo, la giunta regionale si costituisce in giudizio.
Il tema del salario minimo torna ancora un volta sotto ai riflettori. In Italia, a differenza di altri 22 Paesi dell’Unione Europea, attualmente non esiste una legge nazionale che stabilisca un salario minimo garantito.
In effetti, anche se la direttiva UE 2022/2041 promuove l’adeguatezza dei salari minimi, in modo da garantire condizioni di lavoro dignitose, il Belpaese si affida principalmente alla contrattazione collettiva, che copre quasi il 97% dei lavoratori nel settore privato, con minimi salariali definiti dai contratti nazionali.
Un stagnazione che ha spinto alcune Amministrazioni locali all’azione: secondo l’ISTAT, un salario minimo a 9 euro apporterebbe benefici a circa 3,6 milioni di lavoratori, con un aumento medio annuo nelle retribuzioni di 840 euro e un incremento del potere d’acquisto delle famiglie.
La Regione Toscana, ad esempio, con la legge n. 30 del 18 giugno 2025 ha introdotto un criterio premiale nelle gare pubbliche ad alta intensità di manodopera volto a privilegiare le aziende che garantiscono uno stipendio minimo lordo di 9 euro. La norma, approvata con il sostegno di sinistra e centrosinistra, dovrebbe essere applicata a settori come pulizie, guardiania e fattorinaggio; tuttavia, il Governo Meloni ha impugnato tale legge lo scorso 4 agosto 2025, sostenendo che essa violi l’art. 117 della Costituzione. Un’iniziativa cui il Presidente di Regione Eugenio Giani si è opposto, annunciando il ricorso alla Corte Costituzionale.
La replica della giunta toscana
La giunta toscana, guidata da Eugenio Giani, ha annunciato la volontà di costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale, definendo la legge un “atto di civiltà” che garantirebbe la dignità dei lavoratori.
Al contrario, il Governo Meloni ha definito il salario minimo uno “specchietto per allodole“, sottolineando che la bassa crescita economica italiana è la vera causa degli stipendi bassi, e inferiori alla media europea. D’altro canto, in Paesi come Germania, Francia e Spagna gli stipendi minimi legali variano dai 12 ai 15 euro all’ora, mentre in Italia i salari reali sono progressivamente diminuiti negli ultimi 30 anni, unico caso nell’UE.

Eugenio Giani: “Il lavoro deve essere sinonimo di dignità”
Annunciando il ricorso alla Corte Costituzionale, Eugenio Giani ha dichiarato, come riporta anche toscananotizie.it: “Decidiamo di stare dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici, di chi ogni giorno faticano ad arrivare a fine mese nonostante un impiego onesto“.
Giani ha quindi ribadito: “Non è una questione di bandiere politiche, ma di giustizia sociale. È nostro dovere costituirci in giudizio per difendere il diritto alla paga equa. Porteremo avanti questa battaglia per il salario minimo negli appalti pubblici, perché il lavoro deve essere sinonimo di dignità, e mai di sfruttamento“.