Quello che sta accadendo a Carrara ha del paradossale ed usiamo un eufemismo. In realtà è ciò che accade anche nel resto d'Italia, dove la Sinistra, Pd in testa, sistematicamente va contro il Governo e il ministero dell'Interno in materia di sbarchi. A Carrara, poi, la farsa ha dell'incredibile: c'è una amministrazione guidata dal sindaco Serena Arrighi che ogni qualvolta c'è da scendere in pista per accogliere clandestini o migranti, pur sempre clandestini, che dir si voglia, è in prima linea. Anzi, fa di tutto per dimostrarsi iperattiva. Accoglie regolarmente le navi Ong mentre il giorno dopo lo sbarco, puntualmente, la polizia di Massa Carrara, giustamente, le pone sotto sequestro. Ma se accadesse a parti inverse cosa avrebbero detto i giornalisti del mainstream, quelli che si stracciano le vesti e vedono razzismo e fascismo anche quando sono sulla tazza del cesso? Noi ci limitiamo ad osservare i fatti e questi dicono che la polizia e la capitaneria di porto provvedono a sequestrare le navi qualora incorra nella violazione della legge. Ebbene, ciònonostante che cosa fa il sindaco? Continua ad accogliere immigrati su immigrati senza porsi la domanda se ciò è legittimo oppure no. Ci vengono a raccontare che si tratta di umanità, che non si possono non far entrare le persone, indipendentemente dal loro numero, che bussano alla nostra porta. Ma il problema è un altro: andando avanti di questo passo tutta l'Africa e l'Asia continueranno a bussare alle nostre porte e nessuno pensa a quando sarà necessario porre un limite a meno che non vogliamo far venire in Italie e in Europa tutti gli immigrati potenzialmente desiderosi di farlo. Ecco, prima o poi dovremo porre un limite e un freno a meno che non si vogliano far esplodere le nostre città e i nostri Paesi.
Per una Sinistra il cui obiettivo è stato sempre lo sfascio e la disarticolazione del sistema borghese capitalista, questa non è certo una novità. Ma qui non si tratta di Ideologia, ma di realtà e di futuro delle nuove generazioni. Com'è possibile che nessuno, nemmeno il prefetto, si sia reso conto che a Carrara esiste una sorta di conflitto latente tra l'amministrazione comunale verniciata di rosso e rosa-fucsia e lo Stato incarnato nei suoi fedeli servitori che militano nelle forze di polizia chiamate a far rispettare la legalità? Come può un rappresentante delle istituzioni che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini massesi e carrarini, agire senza nemmeno curarsi di ciò che pensano le nostre forze di polizia impegnate a sacrificare tempo, vita e lavoro per fare ciò che altri sanno disfare benissimo?
Come può esserci pacifica convivenza e come può il sindaco, magari, presenziare alle occasioni istituzionali accanto al questore e alle altre forze dell'ordine quando, alla prima occasione, contribuisce, in un modo o nell'altro, a creare loro problemi su problemi? E come può, in primis, chiedere agli altri di rispettare le regole del gioco quando, visti i provvedimenti adottati dalla polizia il giorno dopo ogni sbarco, la prima a non adeguarsi ad esse è proprio lei?