Ce n'è anche per Cecco a cena
Covid, sono passati quattro anni da quel marzo 2020 eppure sembra ieri...
Sono passati quattro anni - e che anni - da quel marzo 2020 che, senza ombra di dubbio, cambiò il mondo anche senza che la maggior parte di…
La fogna romana ha partorito i topi per lanciarli all'assalto di Roberto Vannacci
La Cloaca Massima dell'antica Roma è una delle più antiche condotte fognarie. Il nome, Cloaca Maxima in latino, significa letteralmente "la fogna più grande". E' da qui, metaforicamente, dalla capitale che cloaca massima lo è sempre stata in tutti i sensi, che negli ultimi giorni sono partiti i topi incaricati di aggredire-assalire e, se possibile, anche divorare il generale di divisione Roberto Vannacci. Un gioco al massacro che, per chi conosce i meandri della (dis)informazione, sa benissimo come funziona e, soprattutto, da dove arriva. Vannacci, l'autore de Il mondo al contrario, il vero best-seller degli ultimi decenni nel campo dell'editoria italiana, è stato indagato, udite udite, per una serie di episodi riconducibili alla sua permanenza in Russia e a Mosca nella fattispecie, unitamente alla famiglia. Rimborsi spese, utilizzo di un'auto pubblica e altre amenità che sono state sparate ad alzo zero dai giornali di regime nemmeno si trattasse del peggior delinquente e non, invece, di un uomo che ha scritto un testo nel quale si sono ritrovati e si ritrovano milioni di italiani. Chi avrà passato le indiscrezioni alla stampa? Non ci vuole la laurea per immaginarlo visto che esse possono essere fuoriuscite solamente dal luogo presso il quale si trovava il fascicolo. Inoltre, basta seguire la traccia del cui prodest per capire. Vannacci si candiderà nelle liste della Lega alle elezioni europee e non avrà problemi a passare il turno. A qualcuno, all'interno dell'alleanza che governa il Paese, non va giù della serie chi è e che cosa vuole questo parvenu della politica... E allora diamogli addosso con ogni mezzo...
Il sindaco di Carrara Arrighi in piazza a Massa per manifestare contro Vannacci?: bell'esempio di educazione!
Il sindaco con il cappotto rosso? Già, o, almeno, così hanno detto. Il sindaco di Carrara che ama anzi, ha imposto nei documenti comunali l'utilizzo della desinenza al femminile sindaca - come suona bene questa parola - si sarebbe recata a Massa, in piazza, in... casa del sindaco di una città vicina e, sostanzialmente, sorella, per protestare contro Roberto Vannacci, la Gazzetta di Massa Carrara e l'associazione La Rivincita per aver organizzato la presentazione del libro Il mondo al contrario, un testo che ha venduto 240 mila copie, che non ha ricevuto denunce, esposti, sequestri, querele, ma che ai verniciati di rosso, a quelli che si sciacquano la bocca sporca di ipocrisia senza neppure riuscire a lavarsela, non piace e non merita di essere presentato. Loro, gli alfieri della Costituzione, della libertà di espressione, della democrazia, sono sfilati per le vie del centro della città governata dal sindaco Francesco Persiani con l'intenzione di impedire che il generale Roberto Vannacci e l'autore di queste righe, potessero parlare. E se non ci fosse stato un imponente ed efficiente servizio d'ordine di polizia, carabinieri e guardia di finanza, probabilmente ci sarebbero anche riusciti. Invece no. Questi esseri (dis)umani a senso unico, questi ideologizzati senza spirito critico che vedono il fascismo anche quando stanno sulla tazza del cesso, che non riescono a vivere senza adorare il feticcio rappresentato da un movimento scomparso - fortunatamente - nel 1945, volevano mettere, metaforicamente, al muro l'autore di un libro, Roberto Vannacci, accusato ingiustamente e senza alcuna ragione, di essere fascista, omofobo, razzista, misogino...
Mobilitazione della Cgil contro Roberto Vannacci? E sti cazzi!
Ringraziamo La Nazione, il nostro vecchio giornale al quale non diremo mai abbastanza grazie per averci insegnato il mestiere retribuendocelo anche in maniera adeguata, ma che nel 2010 abbiamo abbandonato perché eravamo stanchi di fare gli impiegati del catasto, per averci ricordato che la Cgil ha deciso, per bocca del suo segretario provinciale, di chiamare all'adunata generale qualora non venga revocata l'autorizzazione all'utilizzo della sala di Villa Cuturi a Marina di Massa dove chi scrive intervisterà, sabato 27 gennaio, il generale Roberto Vannacci in occasione della presentazione del suo libro Il mondo al contrario. Piuttosto che sparare una pseudo-notizia che sa tanto di assalto al palazzo d'Inverno di nefasta e infausta memoria, il quotidiano fiorentino divenuto, ormai e a nostro modesto avviso, una sorta di succursale della sinistra toscana, farebbe bene a pensare alle copie perdute e a quelle, che, poi, è la stessa cosa, non torneranno più. Nel 2010, quando ce ne siamo andati, avevamo previsto tutto questo ossia il crollo spaventoso dei quotidiani mainstream del Pensiero Unico Dominante e così è stato. Si tratta solo di saper aspettare e ci sarà da divertirsi. Tornando, poi, al caso Vannacci, ancora una volta vogliamo ringraziare, in primis, il coraggio dell'avvocato Carmela Federico presidente dell'associazione La Rivincita ribadendo che il solo pensare che il nome Rivincita sia ipoteticamente legato a una sorta di revanchismo fascista, richiederebbe l'intervento di un medico. Ma di uno bravo però...
Il ristorante Pertini si dissocia dalla presentazione del libro di Roberto Vannacci? Uno di meno
Restiamo basiti nel leggere quanto apparso questa mattina sul quotidiano La Nazione nell'articolo a firma Angela Maria Fruzzetti. L'autrice, infatti, che ci inonda di comunicati stampa da pubblicare, presumiamo, in qualità di addetta stampa, racconta della presentazione del libro del generale Roberto Vannacci prevista per il 27 gennaio organizzata dall'associazione La Rivincita di Carmela Federico e spiega che il ristorante Pertini di Massa ha ritirato la sponsorizzazione dell'evento. Addirittura, la proprietaria, tra l'altro madre di una nostra collaboratrice fino a qualche settimana fa quando abbiamo deciso unilateralmente di interrompere la collaborazione, se ne esce fuori nel post dicendo che questo non sarebbe un evento apolitico come noi stessi avevamo annunciato. La signora in questione, quando apre la bocca o, meglio ancora, quando impugna la penna o, ancor di più, clicca sulla tastiera, dovrebbe prima informarsi e capire dove sta la politicità dell'evento dal momento che il libro di Roberto Vannacci non ci risulta sia stato scritto per qualche partito o che la Gazzetta di Massa e Carrara sia al soldo di qualche formazione politica. A meno che l'associazione La Rivincita non venga considerata tale, cosa che a noi non risulta. Tra l'altro, se non erriamo, proprio la proprietaria del locale Pertini, parlando con Carmela Federico, avrebbe sollevato la questione della collaborazione non più in essere della figlia cosa che, presumbilmente, avrebbe creato qualche imbarazzo...
Un Natale al... contrario
Durante la folle guerra che Mussolini dichiarò al comunismo e alla Russia di Stalin i soldati italiani inviati al fronte prima nel Csir (Corpo di spedizione italiano in Russia) e, successivamente, con l'integrazione di altri due corpi d'armata, nell'ottava armata o Armir (Armata italiana in Russia) vissero il Natale a temperature di parecchi gradi sotto allo zero, gelati nelle trincee e in mezzo alla neve, provati dal fuoco nemico e desiderosi, realmente e soltanto, di poter tornare a casa per festeggiare, questo si, un Natale come era sempre stato, nelle proprie case e con le proprie famiglie. Mai come in quei mesi disgraziati, terribili e, purtroppo, tragici, il Natale assurse un significato umano e anche religioso. Oggi, a distanza di quasi un secolo, il benessere, l'abitudine al dare tutto per scontato, l'assenza di una coscienza nazionale e identitaria, l'ignoranza e il dominio della tecnologia e del virtuale sul reale, hanno fatto sì che la ricorrenza perdesse ogni aspetto morale, religioso, intimo insiti in un senso di appartenenza che, appunto, non appartiene più. E nonostante, a Lucca, la nuova amministrazione abbia fatto il massimo e lo ha fatto bene, per celebrarlo, sia pure in termini laici e... pagani, ma con passione ed entusiasmo, ci sarà sempre un don Franco Cerri ad aprire la bocca dandole il fiato che nessuno gli ha chiesto. Che cosa, in realtà e sotto tutti gli aspetti, ci sia da celebrare e da festeggiare in questi giorni di questo dannato nuovo millennio nell'anno di (dis)grazia 2023, non riusciamo proprio a comprenderlo. Gran parte degli italiani se ne va all'estero durante le festività natalizie, magari in paesi musulmani dove il Natale conta quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni, dando ancora l'ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, di come, ormai, non esiste più alcuna coscienza di niente che non sia la convinzione che tutto ciò che abbiamo ci pervenga per diritto, si fa per dire, divino. A Monfalcone migliaia di musulmani, loro sì, pronti a tutto pur di difendere la religione, ultimo e unico vincolo sacro perso il quale perderebbero ogni ragione di vita, marciano contro la decisione del sindaco leghista di chiudere due moschee abusive...
Sbarchi a Carrara, il sindaco Arrighi si ostina ad andare contro le forze di polizia. Come è possibile un 'conflitto' così evidente tra istituzioni dello Stato?
Quello che sta accadendo a Carrara ha del paradossale ed usiamo un eufemismo. In realtà è ciò che accade anche nel resto d'Italia, dove la Sinistra, Pd in testa, sistematicamente va contro il Governo e il ministero dell'Interno in materia di sbarchi. A Carrara, poi, la farsa ha dell'incredibile: c'è una amministrazione guidata dal sindaco Serena Arrighi che ogni qualvolta c'è da scendere in pista per accogliere clandestini o migranti, pur sempre clandestini, che dir si voglia, è in prima linea. Anzi, fa di tutto per dimostrarsi iperattiva. Accoglie regolarmente le navi Ong mentre il giorno dopo lo sbarco, puntualmente, la polizia di Massa Carrara, giustamente, le pone sotto sequestro. Ma se accadesse a parti inverse cosa avrebbero detto i giornalisti del mainstream, quelli che si stracciano le vesti e vedono razzismo e fascismo anche quando sono sulla tazza del cesso? Noi ci limitiamo ad osservare i fatti e questi dicono che la polizia e la capitaneria di porto provvedono a sequestrare le navi qualora incorra nella violazione della legge. Ebbene, ciònonostante che cosa fa il sindaco? Continua ad accogliere immigrati su immigrati senza porsi la domanda se ciò è legittimo oppure no. Ci vengono a raccontare che si tratta di umanità, che non si possono non far entrare le persone, indipendentemente dal loro numero, che bussano alla nostra porta. Ma il problema è un altro: andando avanti di questo passo tutta l'Africa e l'Asia continueranno a bussare alle nostre porte e nessuno pensa a quando sarà necessario porre un limite a meno che non vogliamo far venire in Italie e in Europa tutti gli immigrati potenzialmente desiderosi di farlo. Ecco, prima o poi dovremo porre un limite e un freno a meno che non si vogliano far esplodere le nostre città e i nostri Paesi...
Ecco perché la Gazzetta sta con gli ebrei e con Israele
Non ci sorprende questa campagna planetaria o quasi a favore dei palestinesi nei confronti di Israele, senza alcuna distinzione, da un lato, tra i tagliagole liberticidi di Hamas, Iran e Hezbollah da un lato e la democratica, occidentale, libertaria Israele. Conosciamo, ormai, da tempo le ipocrisie e le deformazioni dell'Ideologia verniciata di rosso e sappiamo bene che, già cinquant'anni fa, Lotta Continua, Potere Operaio, le Brigate Rosse, tutti i gruppuscoli della sinistra extraparlamentare, stavano con i palestinesi nonostante la strage di Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Gli ebrei fanno comodo da sempre, sia quando si tratta di organizzare dei pogrom con cui decimarli, sia quando serve lustrarli un po' e strumentalizzarli in funzione antifascista e antinazista. Chissà, ora, come faranno politicanti ed amministratori da strapazzo a celebrare il 27 gennaio la giornata della memoria dedicata alla Shoah, quando non hanno nemmeno aperto bocca o scritto un rigo su quanto avvenuto il 7 ottobre 2023, un mese fa, in occasione del pogrom organizzato da Hamas e che ha prodotto la strage di oltre 1400 ebrei comprese donne e bambini, fatti a pezzi, bruciati, violentati, decapitati e rapiti. Perché, vedete, il problema sta proprio qui: troppo facile ricordarsi degli ebrei solamente quando si tratta di parlare di Auschwitz e Mauthausen, di Hitler e Mussolini, quando c'è da attaccare il neofascismo pressoché inesistente e inoperante, ma che fa tanto comodo alle Elly Schlein e alle Laura Boldrini. Nessuno, tra questi soloni verniciati di rosso fucsia ha il coraggio di ammettere che, oggi, l'unico pericolo esistente per il popolo ebraico sono gli arabi ossia i musulmani dei quali stiamo riempiendo l'Europa nemmeno fosse un paniere per la spesa. Nessuno che dice che i migliaia di atti antisemiti di queste ultime settimane sono opera non delle SS, della Gestapo o delle Brigate Nere resuscitate a nuova forza, bensì di tutti coloro che, arabi e fiancheggiatori, vorrebbero lo sterminio degli ebrei per il semplice fatto che esistono ed esiste lo stato di Israele. Chi divide gli ebrei da Israele, altro non fa che il gioco sporco di chi vorrebbe cancellare entrambi...
Due morti a Bruxelles uccisi da un terrorista islamico: li hanno fatti entrare e ora sono (ancora una volta) cazzi nostri
"Sono Abdeslam Jilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno". Con queste parole l'attentatore tunisino di 45 anni ha commentato l'omicidio di due - il terzo è solo ferito - tifosi svedesi che, sfortunatamente, si sono trovati nel posto giusto - andavano a vedere la partita di calcio - nel momento sbagliato. Adesso chi andrà a spiegare ai figli, ai genitori, ai parenti delle due vittime che bisogna accogliere, sostenere, proteggere i milioni di musulmani immigrati che premono o hanno già premuto alle frontiere dell'Europa? Andateci voi ipocriti e farisei. Sappiamo bene per esperienza che i morti negli attentati dell'Islam non sono politici o ministri o parlamentari. Né a Roma, né a Parigi tantomeno a Bruxelles. Loro viaggiano con la scorta, vivono in case iperprotette e non stanno certamente in mezzo alla folla. Qualcuno, ora, dirà che è colpa di Israele e della sua reazione al massacro del 7 ottobre ad opera di Hamas. Già, perché gli ebrei, comprendetelo bene, piacciono solo se sono morti o, soprattutto, se non reagiscono e si fanno massacrare senza rispondere. Se, al contrario e contrariamente alla loro storia millenaria, si ribellano, allora diventano i carnefici. Questo è quello che sta accadendo all'Onu, nell'Unione Europea e in tutti gli organismi sovranazionali da sempre favorevoli all'Islam e ai paesi arabi al punto che hanno causato, con le loro politiche dell'accoglienza indiscriminata, una vera e propria invasione che sta piano piano, ma progressivamente, colonizzando il continente imprimendo una sorta di paralisi delle istituzioni e delle coscienze...
E ora cosa diranno quelli secondo cui l'ebreo migliore è sempre quello morto? La Gazzetta sta con Israele senza se e senza ma
E ora vedremo che cosa diranno, scriveranno e faranno le associazioni anti-israeliane e pro-Palestina, quelle verniciate di rosso e, a volte, anche di nero, che 'odiano' gli ebrei e Israele e vorrebbero vederli cancellati dalla faccia della terra. Siamo arrivati all'assurdo, a quel mondo alla rovescia dove quelli che, un tempo, volevano lo sterminio degli ebrei, adesso sono costretti, per forza o per convinzione, a correre in loro aiuto mentre chi, soltanto un qualche decennio fa, gridava all'allarme fascismo e nazismo e difendeva a spada tratta di ebrei, adesso non sa che pesci prendere essendosi schierato sempre e soltanto con arabi e musulmani. Come ci vorrebbe, adesso, una Oriana Fallaci, strenua sostenitrice di Israele come lo siamo noi. Quello che è accaduto oggi è devastante e rappresenta non solo e non tanto quello che sta vivendo un Paese comunque democratico e liberale, quanto quello che, fra qualche lustro accadrà nelle metropoli europee e in Occidente, dove la Francia è già alle prese con le rivolte delle banlieu e dove facciamo entrare cani e porci da tutti i confini senza pensare che un giorno li avremo tutti contro. Oggi i terroristi islamici hanno attaccato in forze Israele e l'Occidente, forti dell'appoggio dell'Iran dove la libertà e le donne non esistono, ma che nessuno, figuriamoci la Elly Schlein, pensa di difendere. Già, la sinistra adesso ha da tuffarsi sui temi Lgbtq, utero in affitto, adozioni di coppie dello stesso sesso, identità fluide. Peccato che all'Islam feroce e sanguinario di questi temi frega poco o nulla. E adesso che cosa faremo? Aiutiamo l'Ucraina contro la Russia e abbandoniamo a se stessa Israele solo perché sono ebrei?...