Anche a Massa, come in altri comuni della provincia di Massa Carrara e con il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico, è stato approvato in Consiglio Comunale il Piano di vendita di 156 alloggi ERP ai sensi della L.R. Toscana 5/2014; legge che regola appunto l'alienazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica ed è finalizzata alla razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio di ERP.
A fronte di tale Piano sono circa 100 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, da tempo sfitti nella nostra città, che necessitano di opere e interventi di manutenzione e recupero. Case da mettere di nuovo a disposizione dei cittadini in graduatoria per l'assegnazione delle case popolari, una graduatoria che deve tornare a scorrere in modo significativo per dare risposte all'emergenza abitativa e rendere concreto il diritto alla casa. Se doveroso è dare tempi certi al prioritario obiettivo di ripristinare e assegnare le case sfitte nella disponibilità di E.R.P. , indispensabile è finanziare gli interventi necessari, anche con il Piano di alienazione recentemente approvato.
Un atto così importante non può allora essere valutato e/o liquidato con giudizi di propaganda ideologica, ma giudicato tenendo conto dei criteri e delle norme che la legge impone di rispettare. Aspetti che hanno ancorato le motivazioni alla base del nostro voto favorevole e che è bene conoscere.
E anche a chi ama fare propaganda piuttosto che buona informazione è bene ricordare che non rientrano nel piano di vendita gli alloggi sfitti; che la vendita è possibile ai legittimi assegnatari di alloggi di condomini misti con quota di proprietà pubblica inferiore al 50%; che gli alloggi posti in vendita devono, come accertato da perizia tecnica, essere in uno stato di forte degrado tale da comportare oneri di gestione e di mantenimento non sostenibili da parte del sistema dell' ERP.; che potranno essere acquirenti i legittimi assegnatari, in alcun modo morosi o in arretrato con i canoni di locazione e che gli alloggi, una volta acquistati, non possono essere rivenduti se non trascorsi dieci anni e con una clausola onerosa variabile di riscatto finale. Peraltro al Comune è riconosciuta la possibilità di esercitare un diritto di prelazione e nell'articolo n.5 della legge è poi indicato che ogni anno il numero di alloggi da alienare non può essere superiore al numero di alloggi realizzati o recuperati nell'anno precedente.I piani di alienazione sono allora anche opportunità per chi vuole perseguire legittime aspettative volte ad acquistare ammodernare ed efficientare casa pur avendo redditi medio bassi. Aspettative di lavoratori/lavoratrici dipendenti o di pensionati/pensionate che magari hanno negli anni versato e/o contribuito con la GESCAL al mantenimento delle disponibilità del patrimonio ERP.Mentre registriamo il taglio di 450 milioni del Fondo Nazionale che era finalizzato al recupero e alla ristrutturazione degli alloggi pubblici sfitti, cresce il disagio abitativo che colpisce tipologie di famiglie e individui molto diverse dal passato. Anche per questo nei prossimi giorni, allo scopo di acquisire, raccogliere ed elaborare dati sul tema, presenteremo la richiesta per l’istituzione di un Osservatorio permanente sul disagio abitativo della città. Proposta che intendiamo discutere in consiglio comunale.
