ULTIM’ORA 104 – Pedinamenti in corso in tutta Italia: controlla la tua auto, gli agganciano un GPS e ti licenziano | Fine orribile

Un datore di lavoro ha fatto pedinare un suo dipendente tramite GPS inserito nell'auto - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva
Il datore di lavoro potrebbe far seguire i propri dipendenti a loro insaputa: si rischia il licenziamento immediato.
A gran parte dei lavoratori è sicuramente capitato di chiedere un permesso per motivi personali. E fin qui non ci sarebbe nulla di male o di illegale, ma la recente trovata di un datore non è passata inosservata.
L’uomo ha pensato bene di far pedinare un suo dipendente che in quel momento si era assentato, previo permesso: era intenzionato a verificare che la sua assenza dal posto di lavoro fosse o meno giustificata.
Nel settembre 2009 quest’ultimo era stato assunto da una delle sedi Coop Alleanza 3.0 situate nel bolognese come addetto alle operazioni di vendita, per poi acquisire il ruolo di impiegato nella sede di Carpenedo, un piccolo comune di Mestre. Data la buona condotta, mai il quarantaseienne si sarebbe aspettato di ricevere da un giorno all’altro una lettera di licenziamento.
Un GPS di troppo
Da tempo il dipendente aveva richiesto di usufruire della Legge 104, che permette di assentarsi dal lavoro per prendersi cura di un proprio caro. Per questa ragione aveva preso tre ore di permessi per assistere la madre.
Tuttavia il superiore, non convinto che questo tempo lo utilizzasse nel modo in cui ha dichiarato, ha messo un GPS nell’auto, a sua insaputa. Ha così scoperto che in alcune occasioni non si era recato dal genitore, ma è tornato presso il suo domicilio. Ed è così che l’uomo è stato licenziato in tronco.

Il ricorso
Scoperta la decisione dell’azienda, l’impiegato ha deciso di fare ricorso e il giudice non solo gli ha dato ragioni ma ha ristabilito il rapporto di lavoro. La sentenza emessa parla chiaro: l’uomo ha utilizzato i permessi come previsto dalla Legge, mentre i controlli tramite GPS sono stati definiti censurabili.
L’azienda è stata costretta anche a risarcire l’uomo consegnandoli la parte di stipendio perso dal giorno in cui è stato licenziato. Dopo ulteriori indagini, è stato rivelato che il lavoratore aveva effettivamente utilizzato i permessi per assistere la madre, ma si era recato a casa sua per costruire una grata alla finestra in modo da rendere più sicura l’abitazione di quest’ultima. Inoltre ha realizzato una piccola casa di legno dove la sorella poteva lasciare la sedia a rotelle quando era in visita dalla madre.