Farmaci da banco introvabili, è allerta sanitaria: per un’aspirina serve barattare il servizio nuziale | È il far west

farmaci non ci sono- credit pixabay- lagazzettadimassaecarrara.it
Farmaci da banco sono introvabili, ecco cosa sta succedendo, i dettagli e le curiosità che fanno la differenza
Oggigiorno, la società moderna deve affrontare problematiche che possono fare la differenza soprattutto per quanto riguarda alcune carenze che non possono essere sottovalutate. Tra queste, sicuramente dobbiamo parlarvi dei farmaci da banco che, soprattutto in questo periodo storico sono assolutamente introvabili. Andiamo ad approfondire il discorso proprio in questo articolo: ecco tutto quello che dovete necessariamente sapere.
Quello che facciamo quando non stiamo in perfetta salute è sicuramente andare dal medico di base pe farci prescrivere dei medicinali che possono alleviare il dolore o farci sentire sicuramente meglio nel corso dei giorni che passano; il problema è risolto quando tutti i medicinali sono a disposizione della farmacia cui ci si rivolge.
Nel caso in cui questo no avvenga, il problema comincia ad ingrandirsi e molto spesso se mancano i farmaci tutto può cambiare notevolmente la vita anche degli individui e della società moderna. E’ bene sicuramente dirvi che vi è una Regione d’Italia sotto organico dove le persone stanno facendo difficoltà a trovare i farmaci.
Andiamo a vedere nel dettaglio cosa sta succedendo e dove sta avvenendo questo problema davvero grave: ecco i dettagli e le curiosità della vicenda.
Farmaci da banco, allerta e carenza: ecco cosa sta succedendo
Negli anni, nonostante le ricerche scientifiche circa i farmaci da banco, ci siamo resi conto del fatto che può capitare che alcune farmacie possano essere sottorganico e non garnatire alla popolazione le giuste cure. Vi sembrerà impossibile, ma tutto ciò sta avvenendo nel Veneto, in quanto molte di loro sono sottorganico e non si riesce a trovare le figure necessarie si è costretti a rinunciare all’attività tagliando i servizi forniti.
Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto, ha voluto approfondire questo tema dichiarando: “Solo a Venezia le richieste di farmacisti in questo periodo sono una quarantina. Il personale è un problema: non si trova. La maggior parte dei colleghi è sottorganico, uesto significa che, se non si riescono a trovare le figure necessarie, si è costretti a rinunciare all’attività tagliando i servizi forniti. Il punto è che con la farmacia dei servizi, che ci sta dando grandi soddisfazioni, serve più personale e a volte basta anche solo una persona in meno per sentire la differenza ed essere in difficoltà”.

Il consiglio di Bellon
Inoltre, per rafforzare il reclutamento di farmacisti, Bellon consiglia proprio un percorso studi del farmacista che da sbocchi non affatto indifferenti.
Infatti, si legge: “Si tratta di una laurea molto richiesta; il 70% circa lavora ancora sul territorio, ma la richiesta è alta anche nel mondo della Pubblica Amministrazione e nelle aziende, ricordiamoci che l’Italia è tra i leader mondiali nella produzione di farmaci e integratori, diversi poi vanno nelle farmacie ospedaliere, le opzioni sono tante”.