Allerta sanitaria Lesmaniosi – Ti fai un giro in campagna e torni contagiato: questi animali sembrano innocui ma ti rovinano a vita

Parassita Leishmaniosi

La diffusione della Leishmaniosi umana - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva

Ci sono alcuni comunissimi animali in grado di infettare l’uomo con una delle malattie parassitarie più letali al mondo.

La nuova scoperta di un team di scienziati spagnolo ha fatto scattare diversi campanelli d’allarme. Lo studio da loro condotto ha rivelato che alcuni animali, diffusi anche sul territorio italiano, hanno la capacità di trasmettere all’uomo una patologia che può rivelarsi per molti fatale.

Rappresenta addirittura la seconda malattia più mortale al mondo, subito dopo la malaria. Ogni anno è in grado di causare tra le 700 mila e 1 milione di infezioni. Anche se è ancora poco conosciuta, si tratta della Leishmaniosi umana, che viene trasmessa perlopiù dai moscerini della sabbia, noti anche come pappataci.

Il gruppo di ricerca appartenente all’Università di Córdoba ha preso in esame il piccolo comune di Castro del Río, che ha registrato un’incidenza di 10,3 casi ogni 100 mila abitanti tra il 2017 e il 2021, raddoppiando la media andalusa.

I ricercatori hanno quindi suddiviso il territorio in tre zone eco-epidemiologiche e, nel corso del 2022 e del 2023, hanno raccolto campioni di cani, lagomorfi selvatici e residenti, oltre a studiare le popolazioni locali di mosche della sabbia.

I risultati dello studio

I risultati rivelano che il 6,2% delle persone testate è stato esposto al parassita, mentre la percentuale sale al 73,2% nei cani e al 100% nei lagomorfi selvatici, ovvero una famiglia di mammiferi che comprende lepri e conigli. Per quanto riguarda i moscerini, la presenza di Leishmania infantum è stata rilevata in oltre il 25% degli insetti analizzati.

E’ stato anche scoperto che la zona con la più alta concentrazione del suddetto parassita è quella più vicina alla piccola riserva di caccia adiacente a Castro del Río, rafforzando dunque l’idea che i lagomorfi svolgano un ruolo decisivo nell’epidemiologia della malattia.

Lepre
La diffusione della Leishmaniosi umana – Lagazzettadimassaecarrara.it – foto Canva

Come correre ai ripari

Gli esperti raccomandano di integrare ai regolari controlli ambientali, delle misure di sorveglianza specifiche. Inoltre si è sottolineata l’importanza di ricorrere a repellenti e vaccini per i cani, nonché di educare e sensibilizzare la popolazione per ridurre l’esposizione alle punture di mosche.

Lo studio rafforza la necessità di integrare un approccio che consideri la salute umana, animale e ambientale nel suo complesso, per affrontare efficacemente le zoonosi, ovvero tutte quelle malattie che vengono trasmesse dagli animali all’uomo e che sono causate spesso da batteri o parassiti o virus.