ULTIM’ORA GOVERNO: 7 anni di sconto, chi doveva andare in pensione nel 2032 potrà lasciare oggi il posto di lavoro | Finito per sempre il martirio

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pensione e novità, ecco di che si tratta- credit pixabay- lagazzettadimassaecarrara.it

Pensione anticipata, le novità che lasciano tutti senza parole: ecco cosa riguardano, tutti i dettagli e le curiosità della vicenda

Uno dei temi caldi e delicati di questa società moderna è per l’appunto quello che fa riferimento alla pensione anticipata e a tutto ciò che ne concerne. Ultimamente, non si parla d’altro che di vivere la vita in maniera più serena cercando di ultimare il tutto e andare in pensione nel minor tempo possibile. Andiamo a vedere cosa sta succedendo in questo periodo e quali sono i cambiamenti necessari che possono fare la differenza.

Nell’ultimo tempo, in tantissimi hanno sognato la pensione, un periodo finalente di relax dopo molti anni di dedizione e sacrificio durante i giorni di lavoro. Purtroppo, però, non tutto è oro ciò che luccica, proprio perché l’età minima pensionabile non ha fatto altro che cambiare e, il Governo Meloni, è al lavoro da qualche anno per sistemare il tutto. 

Proprio per questo, ultimamente si è voluto approfondire il discorso della pensione anticipata, cercando una quadra ad una questione che ancora oggi non ha assolutamente punti fermi.

Andiamo a vedere nel prossimo paragrafo cosa sta succedendo, tutti i dettagli e le curiosità sui famosi 7 anni di sconto.

Pensione anticipata, ecco la novità che ti lascia senza parole

Fino a qualche anno fa, per andare in pensione la legge ti permetteva di farlo a 60 anni attraverso la pensione di vecchiaia e questo regime valeva su due leve: quello anagrafico e quello contributivo che dovevano essere minimo 20 e in alcuni casi potevano scender a 15. Il requisito però , a d oggi, è salito a 67 anni, seppur con alcune deroghe che resteranno in vigore fino al 2028.

La legge, riconosce ai lavoratori dipendenti privati la possibilità di pensionamento anticipato fino a 7 anni, quando il datore di lavoro ha eccedenze di personale. Quando si parla di novità, invece, questa riguarda principalmente l’estensione del periodo massimo di anticipo per l’uscita dal lavoro: per gli accordi sottoscritti entro il 31 dicembre 2026, ed è possibile accedere fino ai 7 anni prima del conseguimento.

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pensione e novità- credit pixabay- lagazzettadimassaecararra.it

Chi ne ha il diritto e cosa dice la legge

Per accederre occorre comunque un accordo tra il datore di lavoro e le organizzazioni sindacali, dove il datore di lavoro è obbligato a versare mensilmente all’INPS la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa.

Il tutto va individuato nell’ art. 4, commi 1 e 2, della L. n. 92 del 2012: “nei casi di eccedenza di personale, accordi tra datori di lavoro che impieghino mediamente più di quindici dipendenti e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello aziendale possono prevedere che, al fine di incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani, il datore di lavoro si impegni a corrispondere ai lavoratori una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti, ed a corrispondere all’INPS la contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento”.