Costa massese, soldi buttati in mare: stabilimenti balneari inghiottiti dalle onde | La mareggiata devasta la spiaggia

Lavori in spiaggia - Lagazzettadimassaecarrara.it

Lavori in spiaggia - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)

Da alcuni giorni le coste massesi stanno rivivendo l’incubo dell’erosione: lidi e stabilimenti inagibili all’alba della nuova stagione turistica.

A Marina di Massa la settimana è iniziata nel peggiore dei modi, con una violenta mareggiata che ne ha sferzato le coste, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e preoccupazione.

Dalla Partaccia a Poveromo, il litorale apuano, già fragile e finito sotto i riflettori per il naufragio della Guang Rong, è stato nuovamente travolto da onde che hanno divorato le spiagge e devastato gli stabilimenti balneari, eventualità che ancora una volta mette in luce l’esigenza di tempestivi interventi strutturali.

Gli operatori del settore, infatti, hanno lanciato un grido di allarme: in assenza di piani risolutivi, l’intero comparto turistico – e di conseguenza anche quello commerciale – potrebbe finire in ginocchio.

La costa massese, un tempo sinonimo di villeggiatura e relax, ad oggi appare come un campo di battaglia deturpato dagli elementi.

La furia del mare erode anche le speranze per la stagione turistica

Nella notte tra lunedì e martedì il mare ha colpito con forza inaudita, e gli stabilimenti balneari sono stati smantellati in fretta e furia per salvare il salvabile: ombrelloni, sdraio e attrezzature sono stati rimossi per evitare che le onde li inghiottissero insieme alla sabbia.

I bagni Croce Rossa, Marchini, Ida, Delfino e Artemisia sono stati gli spot più colpiti dal fenomeno, con strutture danneggiate e interi lembi di spiaggia praticamente scomparsi. In particolare, al bagno Marchini il mare ha scavato una sorta di trincea sotto la struttura, lasciandola pericolante, mentre al Croce Rossa l’erosione ha vanificato i recenti interventi di profilatura, rendendo lo stabilimento inagibile. A Marina di Massa l’acqua ha invaso parcheggi, mentre a Ronchi la situazione appare altrettanto grave, con l’acqua che ha raggiunto il lungomare. Per non parlare dell’ingombrante presenza del mercantile Guang Rong che, sebbene naufragato lo scorso 28 gennaio, continua a dominare il panorama costiero.

Mareggiata - Lagazzettadimassaecarrara.it
Mareggiata – Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)

La preoccupazione dei balneari

Itala Tenerani, presidente del Consorzio Balneari di Massa, ha commentato, come riporta anche “La Nazione”: “Lo diciamo da molti anni: sono necessarie opere strutturali a difesa della costa, perché ormai gli interventi tampone non sono più in grado di mantenere stabilmente la spiaggia“.

E ha concluso: “Le mareggiate sono sempre più forti e intense, forse anche a causa del cambiamento climatico, e se vogliamo tutelare l’arenile per le generazioni future è necessario un progetto in tempi brevi che sia davvero funzionale alla difesa del territorio, e dell’economia balneare“.