ULTIM’ORA energia, chi abita in uno di questi comuni non pagherà più la bolletta | Approvato il piano CER: energia gratis a vita

I Comuni fino a 50 mila abitanti possono usufruire del bonus delle rinnovabili - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva
Stanno arrivando i bonus energetici, che permettono ai cittadini residenti in determinati comuni di usufruire di una grande opportunità economica.
Grandi notizie per decine di migliaia di italiani, che da ora potranno beneficiare di alcuni importanti incentivi in materia energetica. Non sono certamente i primi messi a disposizione, ma questi ultimi avranno modo di aiutare interi paesi.
Infatti, il decreto ministeriale recentemente approvato promuove la costruzione di comunità energetiche rinnovabili (CER), sfruttando i fondi stanziati dal Piano nazionale di ripresa resilienza (PNRR).
Ed è così che nasce il Bonus riservato per i Comuni fino a 50 mila abitanti, grazie al quale potranno procedere alla realizzazione di progetti con una riduzione dei costi pari al 40% della spesa totale rispetto al 10% precedentemente concordato.
L’importanza dei bonus rinnovabili
A partire dal 21 luglio i Comuni che dispongono dei requisiti sopracitati, potranno presentare la domanda per ricevere il bonus delle rinnovabili in modo da poter dare inizio ai progetti volti a incentivare le fonti di energia alternative.
Per quanto riguarda le modalità e le tempistiche, la richiesta verrà valutata tramite bando a sportello, quindi in ordine cronologico e fino a esaurimento fondi. È fondamentale però inoltrarla entro le ore 18 del 30 novembre 2025.

Le Comunità energetiche rinnovabili
Quando di parla di comunità energetiche rinnovabili si fa riferimento a un’associazione costituita da aziende e cittadini, mirata a produrre autonomamente energia tramite l’utilizzo di fonti rinnovabili. Tuttavia, sono presenti delle limitazioni sugli impianti che si possono costruire così come sulla connessione con la rete elettrica. Il bonus sopracitato prevede un contributo economico fino al 40% dell’investimento, anche se la somma spettante per ogni singola comunità varia in base alla potenza dell’impianto.
Tuttavia, il comune che presenta la domanda deve dimostrare di poter terminare i lavori entro il 30 giugno 2026, mentre l’attivazione del nuovo impianto deve avvenire entro i successivi due anni, quindi non è possibile oltrepassare il 31 dicembre 2027. Fra le novità introdotte con il nuovo decreto c’è l’ampliamento del numero di comuni che possono presentare e conseguentemente ricevere il contributo: la norma precedente era rivolta esclusivamente ai paesi con meno di 5 mila abitanti.