YouTube, obbligatoria nuova procedura per accedere alla piattaforma | Senza vedi tutto nero

le novità su youtube- credit pixbaay- lagazzettadiassaecararra.it
Youtube, se non presenti la carta d’identità non puoi accedere alla piattaforma: ecco le novità e i dettagli
Negli anni, una delle piattaforme che hanno avuto un seguito e seguita da milioni di persone nel mondo è proprio Youtube. Insieme agli altri social, questa sfrutta la potenza delle visualizzazioni e dei video che possono essere musicali, ma anche di informazioni, podcast e tutto quello che concerne i vari temi più belli e apprezzati dal singolo utente.
La piattaforma streaming è stata fondata nel 2005 ma ha acquisito notorietà già nel 2006, ma ha subito un incremento davvero forte in quel periodo proprio in tutto il mondo. In Italia, anche, conosciamo tantissimi cantanti che hanno avuto la fortuna di farsi notare tramite la piattaforma e che hanno avuto la voglia di migliorare la propria situazione.
Tantissimi influencer ma anche youtuber hanno fatto della loro passione un lavoro, con tanto impegno, dedizione e sacrificio nella gestione dei contenuti. Andiamo, però, a definire la situazione che sta avvenendo in Australia e che sta facendo il giro del mondo.
Ecco tutti i dettagli e le curiosità della vicenda che possono fare la differenza.
Youtube, adesso non lo potrete più usare: ecco il motivo
Il primo ministro italiano, senza giri di parole sul tema delicato dei social e delle piattaforme streaming, è apparso mercoledì davanti ai media alle porte del Parlamento di Canberra annunciando che, a partire da dicembre, i bambini di età inferiore ai 16 anni non potranno avere account registrati su YouTube.
Nel dettaglio, ha spiegato: “Sappiamo che i social media stanno causando danni sociali e siamo pronti ad agire per proteggere i giovani australiani. Nessun genitore dovrebbe perdere un figlio a quell’età.” Insieme abbiamo raggiunto il cambiamento e andremo avanti”. I genitori di Mia Bannister sono stati la forza trainante di questa riforma, proprio perché il loro figlio di 14 anni è morto a causa degli effetti dei social media sulla sua salute mentale.

I dati e le novità
Inoltre, l’inclusione di Youtube nel sistema dei social network deve essere analizzato in base ai dati statistici. Si legge che, il 37% dei bambinidi età compresa tra i 10 e i 15 anni era stato esposto a contenuti dannosi sulla piattaforma.
Google a questo ha risposto sostenendo che il suo sito di video non dovrebbe essere trattato come un social network ma come un punto di distribuzione dei contenuti. L’Australia è così diventata il laboratorio globale di un esperimento di controllo digitale, e alcuni applaudono come coraggioso e in grado di salvare vite umane.