Siccità, collasso storico della rete idrica: in questa città 6 milioni di persone a secco in pieno agosto | Dichiarata l’Emergenza totale

siccità e problemi annessi- credit pixabay- lagazzettadimasaecararra.it
Siccità, questo problema potrebbe tornare a farsi sentire proprio in questa città da 6 milioni di abitanti: ecco dove si trova
Nel corso degli anni, il mondo è cambiato ma i problemi che sono sorti in questi giorni diventano sempre più incessanti e a questi non si riesce assolutamente a trovare una soluzione. Proprio tra questi, vi è quello della siccità che da anni e anni continua ad interessare molte parti del mondo tra cui una città in particolare: andiamo a vedere di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità.
Negli anni, la siccità ha danneggiato parecchie città ma soprattutto a risentire sono la flora e la fauna, proprio per via del fatto che soprattutto in estate le temperature si fanno sempre più sentire e diventano un problema comune a cui non si riesce a trovare una soluzione.
Tra le città più colpite da questa siccità vi è proprio Kabul, che ne soffre da moltissimi anni ma in questo periodo tutto è amplificato e diventa sempre più serio, proprio perché i livelli delle acque sotterranee sono diminuiti di 25-30 metri nell’ultimo decennio supera la ricarica di 44 milioni di metri cubi e si soffre una gravissima crisi idrica.
Andiamo a vedere nel dettaglio cosa sta succedendo in questa città colpita in particolar modo di più rispetto alle altre, tutti gli approfondimenti direttamente al prossimo paragrafo.
Kabul e la gravissima crisi idrica: ecco cosa sta cambiando
Un recente rapporto di Mercy Corps avverte che Kabul, in Afghanistan, potrebbe diventare la prima città al mondo a rimanere completamente senza acqua. L’estrazione delle acque sotterranee, come spiegato nel precedente paragrafo, supera il tasso di ricarica naturale di 44 milioni di metri cubi all’anno e le falde acquifere sono diminuite di 25-30 metri nell’ultimo decennio. Il motivo ptrebbe essere legato anche ai cambiamenti climatici che, tra il 2021 e il 2024, ha ricevuto solo solo dal 40% al 60% delle normali precipitazioni invernali.
Inoltre, si è avuta anche una riduzione dello scioglimento della neve proprio perché, il riscaldamento globale riduce la quantità di neve nell’Hindu Kush, una fonte essenziale per la ricarica delle falde acquifere. Il problema è dovuto al fatto che l’80% dell’acqua disponibile è contaminata da sostanze chimiche, liquami e tossine.

Altri problemi
Inoltre, secondo Mercy Corps, questa crisi non è solo ambientale, ma è anche il riflesso di un fallimento politico e urbanistico.
Kabul è un allarme precoce per il resto del pianeta ed è per questo che si dovrebbe puntare da qui per salvare il pianeta.