“Vi presento il Guidobaldo”: da Prato arriva il nuovo amaro artigianale a chilometro zero | L’ammazzacaffè 100% toscano

Amaro Guidobaldo - Lagazzettadimassaecarrara.it

Amaro Guidobaldo - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Facebook)

Dopo un anno di tentativi, esperimenti e combinazioni, il ristoratore pratese Renzo Bellandi finalmente presenta al pubblico la sua ultima creazione.

La Toscana non è solamente un carosello di paesaggi da cartolina e borghi medievali, e chi vi abita lo sa bene: è una terra dove la cultura gastronomica è parte integrante della solida identità regionale.

Dai colli del Chianti fino alle zone più brulle della Maremma, ogni angolo racconta una storia fatta di sacrifici, passione, sapori autentici e prodotti locali, realizzati con ricette tramandate con orgoglio di generazione in generazione.

Tra le eccellenze toscane, ad esempio, troviamo i grandi vini, come il Chianti Classico e il Brunello di Montalcino, celebri anche all’estero, ma anche il Nobile di Montepulciano e il Bolgheri, capolavori enologici che in tavola rivestono un ruolo da protagonisti.

E che dire dell’olio extravergine, del pane sciapo, della finocchiona, del saporitissimo pecorino di Pienza e della cinta senese? Da oggi, però, la gamma di sapori e profumi toscani si arricchirà di una new entry: si tratta di un amaro prodotto da un noto ristoratore di Prato, un liquore che promette faville già al primo assaggio.

Guidobaldo, il nuovo amaro di Prato

In questo panorama di eccellenze e leccornie, si inserisce con originalità anche l’Amaro Guidobaldo, l’ultima creazione di Renzo Bellandi. Presentato di recente, questo liquore a chilometro zero nasce da un anno di studi e di sperimentazioni sulle erbe spontanee della Calvana e del Monte Ferrato, e sembra aver le carte in regola per conquistare tutte le tavole d’Italia.

Bellandi, già noto per il suo Selinon – un amaro a base di sedano – e per L’Amaro in Bocca, stavolta ha voluto rendere omaggio alla sua città con un prodotto che ne incarna le caratteristiche salienti: deciso, aromatico, un po’ amaro ma irresistibilmente autentico. La ricetta del Guidobaldo è frutto di una selezione meticolosa di erbe autoctone, infuse e miscelate con sapienza grazie alla collaborazione con la distilleria Nunqam. Il risultato è un amaro dal profumo intenso, con note balsamiche e un retrogusto persistente, ideale come digestivo o ammazzacaffé da meditazione. L’etichetta, appositamente disegnata dalla giovane grafica Teresa Monni, richiama le erbe selvatiche e il richiamo con il territorio, come a sancirne l’origine.

Renzo Bellandi - Lagazzettadimassaecarrara.it
Renzo Bellandi – Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Facebook)

Dove trovare il Guidobaldo

Attualmente, il Guidobaldo è già disponibile presso il ristorante Megabono, gestito per l’appunto da Renzo Bellandi, ma si può trovare anche da Atipico, il negozio di prodotti tipici pratesi.

Non resta che attendere i feedback della clientela, ma finora gli appassionati e i semplici curiosi sembrano apprezzare l’originalità e la qualità del prodotto, che si candida a diventare un nuovo simbolo dell’iconica tradizione toscana.