Massa-Carrara, ospedali al collasso: anziano affetto da demenza scivola dalla barella e si rompe un femore al Pronto Soccorso del NOA

Anziano ricoverato - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)
L’uomo, in assenza di una costante vigilanza da parte del personale sanitario, sarebbe scivolato. Il Comitato Sanità Pubblica insorge.
Con l’avvento dell’autunno, si torna a parlare di un tema che preoccupa sempre più i cittadini. La Sanità pubblica nella Provincia di Massa-Carrara attraversa da tempo una fase critica, legata a una carenza di personale che incide pesantemente sulla qualità delle prestazioni erogate.
Nonostante un lieve incremento delle assunzioni dal 2019 al 2024 – da 1.539 a 1.598 unità, secondo i dati forniti dall’ASL Toscana Nord Ovest – il saldo tra cessazioni del rapporto di lavoro e nuovi operatori regolarmente arruolati resta neutro.
A denunciarlo sono i sindacati CGIL e UIL, che definiscono la situazione “insostenibile”, e chiedono perciò un nuovo piano di assunzioni. A pagare dazio sono in molti casi i più fragili, ovvero i pazienti che necessitano di prestazioni, spesso lasciati a sé stessi e sottoposti a lunghe tempistiche di attesa.
L’ultimo caso, portato alla luce dal Comitato Sanità Pubblica Versilia e Massa-Carrara, è persino sfociato nella rottura del femore di un anziano paziente affetto da demenza senile.
La carenza di personale pesa sulla qualità dei servizi
Le figure più carenti sono medici, infermieri e tecnici sanitari, ma soprattutto operatori socio-sanitari, che risultano fondamentali per il funzionamento quotidiano delle strutture ospedaliere. In alcuni reparti, come radiologia e laboratorio analisi, i pensionamenti non sono stati rimpiazzati, mentre in Lunigiana il numero di OSS operativi è persino inferiore al periodo pre-pandemico.
L’intero sistema è sotto stress: i turni del personale si allungano, le ferie vengono accumulate o saltate, e gli addetti ai lavori sono spesso costretti a svolgere mansioni che non rientrano nelle loro competenze. Una bomba ad orologeria, sia per chi lavora ogni giorno in corsia, che per chi ha bisogno – suo malgrado – di usufruire dei servizi ospedalieri.

L’emblematico caso al NOA
A testimonianza delle conseguenze concrete di questa crisi, il Comitato Sanità Pubblica Versilia e Massa-Carrara ha recentemente segnalato, come riporta anche lavoceapuana.it, un grave episodio avvenuto lo scorso agosto presso il NOA.
Un anziano paziente, affetto peraltro da demenza senile, sarebbe inavvertitamente scivolato da una barella, cadendo e fratturandosi un femore, eventualità che ha reso necessario un successivo intervento. Secondo quanto riferito dal personale del Pronto Soccorso, l’incidente sarebbe direttamente imputabile alla mancanza di operatori, che impedisce una sorveglianza adeguata e una reazione tempestiva alle criticità. “Paghiamo lo scotto della carenza di personale“, avrebbe commentato un infermiere, sottolineando inoltre come la pressione sui sanitari stia diventando di giorno in giorno più marcata. La Sanità apuana si trova quindi a un bivio: senza un concreto investimento in risorse umane e organizzative si rischia un progressivo deterioramento dei servizi, con preoccupanti ripercussioni sulla salute e sulla fiducia dei cittadini.