Fisco, cresce il divario tra Massa e Carrara: l’Osservatorio sulla tassazione rivela uno scenario sconcertante. Qui si lavora (e si paga) di più

Calcolo delle tasse - Lagazzettadimassaecarrara.it

Calcolo delle tasse - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)

Il recente report “Comune che vai, Fisco che trovi” evidenzia una situazione di disparità che preoccupa cittadini e imprese locali.

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio sulla tassazione, i carraresi lavorano solitamente fino al 12 luglio solo per adempiere agli obblighi fiscali, ben otto giorni in più rispetto ai cittadini di Massa, che raggiungono invece il “Tax Freedom Day” il 4 luglio.

Lo riporta lavoceapuana.it: a quanto pare, a Carrara si impiega più tempo per coprire tasse e contributi, prima di iniziare a guadagnare attivamente per sé stessi e per la propria impresa.

La disparità può essere attribuita a un mix di fattori: da un lato, Carrara presenta un reddito medio pro capite leggermente inferiore rispetto a Massa; dall’altro, la struttura imprenditoriale ed economica del territorio incide sulla capacità di generare ricchezza netta.

La pressione fiscale – calcolata come rapporto tra le imposte versate e il reddito disponibile – risulta perciò più gravosa per i carraresi. E sembra inevitabilmente penalizzare le loro aziende, specialmente quelle a regime familiare.

La distribuzione delle imprese sul territorio

Nella Provincia, il tessuto imprenditoriale è fortemente caratterizzato dalla presenza di piccole e micro-imprese, che rappresentano la spina dorsale dell’economia locale.

Circa il 75% di queste aziende è concentrato sulla fascia costiera, con Carrara che gioca un ruolo da leone grazie al settore lapideo, che include la lavorazione e la commercializzazione del marmo. Quasi metà delle imprese locali, infatti, è coinvolta in questa filiera redditizia, che rende Carrara un punto di riferimento mondiale per l’intero comparto. La città ospita inoltre importanti realtà industriali legate alla costruzione di yacht e di imbarcazioni di lusso, grazie alla vicinanza al porto di Marina di Carrara. Nell’entroterra, specialmente nella Lunigiana, prosperano invece numerose aziende agricole, specializzate in produzioni DOC, DOCG e IGT, e anche il settore zootecnico e apistico si rivelano sempre più fiorenti. È doveroso menzionare, infine, il comparto turistico, che negli ultimi anni ha attratto un ingente flusso di visitatori, italiani e stranieri.

Cava di marmo - Lagazzettadimassaecarrara.it
Cava di marmo – Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte X)

Due realtà specchiate, ma diverse

La fotografia scattata dall’Osservatorio sulla tassazione racconta di due modelli economici sensibilmente differenti, e che hanno un impatto concreto sulla vita dei cittadini. Carrara, pur vantando un patrimonio industriale e artigianale di rilievo, si ritrova a sostenere un carico fiscale più pesante.

Un dato che esula dalla mera statistica, e che riflette la complessità di un territorio che, sebbene ricco di competenze e tradizioni, fatica a trasformare il proprio potenziale in reddito disponibile.