Nuova aggressione a Marina di Carrara: stavolta la vittima è uno studente 21enne della zona. La madre: “Si è salvato per miracolo”

Ambulanza - Lagazzettadimassaecarrara.it

Ambulanza - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)

Dopo una nottata da incubo, la donna chiede maggiori controlli da parte delle Forze dell’Ordine e un intervento risolutivo per arginare la violenza dilagante.

Nelle scorse ore Marina di Carrara si è trasformata in un’arena di violenza incontrollata: nella zona sotto il loggiato di via Venezia, davanti alla galleria Schiffini, un giovane studente carrarese è stato brutalmente aggredito da quattro stranieri che, secondo le prime ricostruzioni, parlavano arabo.

Secondo quanto riferito dalla madre della vittima, si tratta probabilmente di un gruppo di spacciatori che sostava nella zona, e che ha dato il via a un pestaggio lampo che avrebbe potuto sfociare in tragedia.

Il ragazzo, che stava transitando casualmente sul posto in compagnia di un amico, si è trovato coinvolto in un parapiglia improvviso: durante alcune chiacchiere con due ragazze, una di esse avrebbe estratto lo smartphone, filmando il gruppetto di stranieri.

Il gesto avrebbe scatenato la furia degli assalitori, che si sono avventati sulla giovane vittima con pugni, calci e ginocchiate diretti principalmente alla testa, e provocandogli ferite che hanno richiesto l’intervento di un’autoambulanza.

La rabbia e il dolore della madre

Un episodio che sarebbe potuto concludersi con un esito ben peggiore, e che evidenzia quanto l’integrazione rappresenti un obiettivo ancora troppo scollato dalla realtà delle strade. In soli tre mesi, ha sottolineato la madre, si sono verificati in zona altri quattro ferimenti, tutti riconducibili agli spacciatori che ormai dominano gli spot carraresi della movida, trasformando ogni notte in una potenziale fucina di pericoli. Il ragazzo ha infatti riportato una frattura al setto nasale e lesioni multiple al viso, ed è stato successivamente trasferito presso il NOA di Carrara; all’arrivo dei Carabinieri, i quattro aggressori si erano già dati alla fuga.

La donna chiede perciò maggiore attenzione da parte delle Istituzioni, come ronde civiche e un cambio di rotta da parte del Sindaco Serena Arrighi: Carrara non può rassegnarsi alla lotteria della brutalità, dove la sicurezza dei cittadini resta ostaggio delle bande di stranieri. E, secondo la madre della vittima, sventolare lo spauracchio del razzismo o ignorare il problema per paura e quieto vivere non può che esacerbare il problema: “Nessuno è intervenuto in sua difesa, ma è comprensibile, sono rimasti tutti pietrificati. Hanno tutti paura“.

Piazza di spaccio - Lagazzettadimassaecarrara.it
Piazza di spaccio – Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte X)

Necessario un intervento fermo

La donna ha quindi commentato con amarezza, come riporta anche lavoceapuana.it: “Oggi è successo a mio figlio, ma domani può capitare al figlio di qualcun altro. C’è bisogno di più controlli e di maggiore rigidità, c’è bisogno di pattuglie e di Forze dell’Ordine, e che abbiano l’autorizzazione di intervenire“.

È necessario” – ha quindi concluso – “che la nostra Sindaca non chieda più di non intervenire, ma chieda al contrario che le Forze dell’Ordine possano intervenire in modo rigoroso al primo accenno di pestaggio o di rissa. E sono necessarie anche ronde di cittadini volontari. Non possiamo rassegnarci che Carrara diventi un Far West, dove vige la legge del più forte“.