Assalto al bus del Pistoia Basket, dopo il tragico decesso dell’autista Matteo Salvini tuona: “Criminali. Assurdo morire così”

Matteo Salvini - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte X)
Quando lo sport sfocia in tragedia: il sanguinoso attacco è costato la vita al 65enne Raffaele Marianella, romano ma da tempo residente a Firenze.
Nelle ultime ore il mondo dello sport è stato segnato dall’ennesimo episodio violento e ingiustificabile: l’autista di un pullman che stava trasportando i tifosi del Pistoia Basket ha infatti perso la vita durante un violento assalto, avvenuto nel ritorno dalla trasferta contro la Sebastiani Rieti.
Nell’attacco, avvenuto domenica sera sulla superstrada Rieti-Terni all’altezza di Contigliano, è deceduto il 65enne Raffaele Marianella, seduto come secondo autista accanto al collega alla guida.
Colpito mortalmente da un mattone o da una grossa pietra lanciata durante una sassaiola premeditata, l’uomo avrebbe subito danni gravi alla trachea, ma non si esclude che possa esser stato colto da un infarto legato al trauma.
Sarà l’autopsia a chiarire le circostanze della morte, ma nel frattempo il mondo della politica e dello sport si sono schierati compatti contro la violenta aggressione, definita dal ministro Andrea Abodi come un’autentica “follia omicida“.
La ricostruzione dell’assalto
Come riportato da iltirreno.it, il bus, noleggiato dalla ditta Jimmy Travel di Osmannoro, era partito dal PalaSojourner dopo la vittoria dei biancorossi. A bordo vi era una quarantina di supporter euforici, accompagnati dai due autisti.
Il mezzo sarebbe però stato pedinato per alcuni chilometri da tre auto che trasportavano presunti ultras reatini, incappucciati e armati di sassi e mattoni; una volta che la scorta della Polizia si è allontanata, l’agguato è entrato nel vivo: vetri infranti, il parabrezza in frantumi in due punti e Marianella crollato sul sedile del passeggero. I soccorsi del 118, seppur giunti tempestivamente sul posto, si sono rivelati vani: l’uomo è spirato sull’asfalto, circondato da tifosi sconvolti e da sanitari impotenti. Marianella, vicino alla pensione, lavorava da pochi mesi per la Jimmy Travel, specializzata nei trasporti di tifoserie, un professionista lontano dal mondo degli ultras, dedito al suo mestiere con impegno e dedizione.
Tifosi?
No, criminali.
Assurdo e tragico morire così, chi ha scagliato quel sasso merita solo la galera.
Una preghiera per l’autista. pic.twitter.com/HQeQxc6H2e— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 19, 2025
La pista della rivalità sportiva
Le indagini, coordinate dalla Squadra Mobile e dalla Digos di Rieti, sono tutt’ora in corso, ma si ipotizza un movente legato alla rivalità tra tifoserie, forse esasperata dalle tensioni nel corso della partita, inclusa una rissa in curva. Il presidente della Pistoia Basket, Massimo Capecchi, ha espresso “sgomento e dolore immenso“, annunciando un minuto di silenzio nelle prossime partite in calendario.
Cordoglio condiviso anche da Matteo Salvini, che ha commentato in un post su X: “Tifosi? No, criminali. Assurdo e tragico morire così, chi ha scagliato quel sasso merita solo la galera. Una preghiera per l’autista“.