Massa, Borgo Ducale passa da ambizioso progetto urbano a incubo a cielo aperto: l’ultimatum del Comune

Discarica - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)
Doveva essere il simbolo della rinascita, ma in pochi anni si è trasformata in un’area in cui il degrado impera sovrano, tra ratti e vegetazione incolta.
Sedie sfondate, divani abbandonati, colonie di ratti e sacchi neri ammassati: l’area di Borgo Ducale, alle porte del centro di Massa, è diventata da tempo un’autentica discarica a cielo aperto.
Tra i rovi e le sterpaglie, che denunciano un completo stato di abbandono, spuntano inoltre pneumatici, scarti edili e vestiti sparpagliati: una clamorosa inversione di marcia, rispetto al progetto originario che mirava a riqualificare l’intera zona.
In effetti, nel 2023 il gruppo libanese Apex Holding l’aveva acquistata all’asta, con l’ambizioso scopo di costruirvi 70 abitazioni, 20 negozi, 250 posti auto e persino un museo archeologico.
Il piano, presentato con enfasi a Beirut alla presenza del Ministro dell’Economia Amin Salam, è rimasto però una lettera morta. Oggi, infatti, invece dei rendering patinati sono i ratti a vivacizzare Borgo Ducale, liberi di entrare e uscire completamente indisturbati e potenzialmente pericolosi per la salute della comunità.
Il Comune scende in campo: ultimatum alla proprietà
Dopo le ripetute segnalazioni dei residenti nelle aree limitrofe e ben due sopralluoghi, il Comune avrebbe emesso un’ordinanza che impone alla società Borgo Srl di bonificare l’area entro 30 giorni.
Lo riporta iltirreno.it, specificando che il cancello su via dei Margini sarebbe stato divelto, facilitando l’ingresso a estranei dalle dubbie intenzioni e l’abbandono continuo di rifiuti. La situazione, si legge nel documento “determina gravi problemi igienico-sanitari per la proliferazione di animali nocivi, e compromette il decoro urbano“. Lo scorso settembre era stata invitata anche una diffida, rimasta però totalmente inascoltata. La nuova ordinanza impone la rimozione dei rifiuti, il taglio della vegetazione infestante e un intervento di derattizzazione professionale, nonché la chiusura dell’accesso carrabile. Se la proprietà non adempierà agli obblighi, il Comune potrebbe procedere alla richiesta di danni, addebitandone tutte le spese.

Una storia infinita
Senza dubbio, Borgo Ducale è l’emblema della parola “incompiuto”. Nei lontani anni ’90 si pensava infatti di trasformare le ex segherie adiacenti in un centro residenziale con parcheggio interrato. Il progetto, sostenuto dall’allora Sindaco Pucci, si arenò però a causa di alcune incompatibilità con il piano regolatore.
Passata alla società Borgo Ducale Srl, l’area divenne protagonista di un nuovo piano ambizioso, che prevedeva la costruzione di negozi, uffici e persino di una corte interna. Nel 2009, nuovo stop dalla Soprintendenza, che bloccò i lavori per tutelare le segherie storiche sul Frigido. Dopo vari cambi di assetto e un nuovo progetto da 11mila metri quadrati, il cantiere ripartì nel 2012, ma si fermò nuovamente nel 2019 in seguito al fallimento della società. L’acquisto del gruppo libanese nel 2023 sembrava una svolta risolutiva… ma ad oggi l’unico segnale degno di nota resta il degrado. Che il 2025 sia l’anno decisivo per Borgo Ducale?
