Tutti in gita alla fattoria degli agnellini: bilancio 30 infettati dal nuovo super batterio | È bastata una carezza

Un gruppo di persone ha contratto una grave infezione dopo aver visitato una fattoria - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva
Sono bastati pochi secondi in compagnia di agnelli e vitelli per infettare decine e decine di persone: ecco cosa è accaduto.
Diverse fattorie sono regolarmente aperte ai visitatori, che decidono così di cimentarsi in un’attività insolita ma divertente e memorabile. Infatti gli viene data la possibilità di conoscere più da vicino queste realtà e di avvicinarsi ai vari animali che le abitano.
Dalle mucche alle galline, fino ad arrivare ai maialini, sono innumerevoli che bestiole che si possono incontrare durante la suddetta esperienza, che generalmente finisce senza alcun intoppo. Ce n’è una però che ha visto 28 persone ammalarsi dopo aver fatto visita ad una fattoria del Galles.
L’infezione contratta, avvenuta dopo essere entrati in contatto con gli animali, agnelli e vitelli inclusi, la si deve al parassita Cryptosporidium, che si trova comunemente in ambienti umidi. La malattia che provoca può colpire sia gli uomini che gli animali e avviene tramite contatto diretto con acque contaminate.
La contaminazione
Nonostante non sia pericolosa per la salute, la criptosporidiosi può risultare alquanto debilitante causando gravi disturbi gastrointestinali, come è accaduto alle persone che l’hanno contratta durante il loro viaggio nella fattoria inglese.
I suddetti infatti hanno riportato una serie di sintomi tra cui diarrea, crampi allo stomaco, nausea e vomito. Questo evento ha messo in allarme le autorità sanitarie, che stanno indagando sul focolaio per determinarne l’origine e la portata.

La fattoria sospende le attività
Dopo aver scoperto la situazione, la fattoria ha temporaneamente sospeso tutte le attività che prevedevano il contatto diretto tra visitatori e animali. In una breve dichiarazione sui suoi social media, la fattoria ha annunciato che i visitatori che avevano prenotato per svolgere queste attività potevano ricevere un rimborso completo.
Nonostante non sia ancora stata identificata l’origine dell’epidemia, le autorità stanno prendendo tutte le misure necessarie per indagare sui casi e determinare se esiste un rischio maggiore per la popolazione. Inoltre hanno esortato chiunque abbia visitato la fattoria e mostri sintomi compatibili con l’infezione a contattare il proprio medico di base. I sintomi della criptosporidiosi compaiono in genere da due a dieci giorni dopo l’esposizione al parassita e possono durare fino a due settimane.