Bagaglio a mano, l’ENAC conferma: nessuno di questi alimenti sarà più ammesso a bordo | Alla dogana scattano le manette

Alcuni alimenti non possono essere portati in aeroporto - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva
Quando ci si reca in aeroporto, si devono rispettare delle linee guida ben precise in termini alimentari se non si vuole finire nei guai.
Uno dei dubbi più grandi che assale i viaggiatori ogniqualvolta passano i controlli di sicurezza in aeroporto riguarda i vari prodotti alimentari che si hanno nel proprio bagaglio e la preoccupazione che questi possano in qualche modo far finire nei guai.
Come sappiamo da anni le ispezioni sono più rigide e serrate, soprattutto quando si tratta di attraversare una dogana internazionale. Si tratta di una tematica alquanto scottante al giorno d’oggi, come dimostrato dai numerosi programmi televisivi che si occupano di controlli e sequestri aeroportuali.
In genere, se si ha a che fare con un bagaglio in stiva, il trasporto di cibo e bevande è ammesso, anche se ovviamente è fondamentale essere in linea con le leggi dello Stato di destinazione. Ma ci sono alcune eccezioni che molte persone ancora non conoscono, ma sono le stesse che potrebbero costarvi molto caro.
Cibo in aereo: cosa si può portare con sé
Portare alimenti in aereo non è sempre consentito. Innanzitutto questi devono essere confezionati in maniera tale da prevenire la formazione e la possibile introduzione di organismi o sostanze vietate. Ecco perché, ancora prima di partire da casa, si consiglia di consultare bene le normative che vigono nel paese in cui si atterra, soprattutto quelle legate alla tipologia di cibi proibiti.
Per quanto riguarda la zona UE, non ci sono restrizioni particolari, a patto che si seguano le leggi sanitarie comuni. E’ risaputo che esistono delle limitazioni sul trasporto di liquidi: devono trovarsi in confezioni singole con una capacità inferiore ai 100 ml. Nessun problema invece per gli alimenti acquistati in aeroporto. Se si vogliono trasportare bevande alcoliche, le regole differiscono leggermente in base al tipo di sostanza. Per il vino non si possono superare i 20 litri, mentre per la birra non sono ammessi più di 110 litri, e per i superalcolici il limite è stato imposto a 10 litri.

Il trasporto di alimenti extra UE
Qualora si provenga da paesi extraeuropei, è fondamentale sapere che in UE non si possono introdurre alimenti contenenti latte o suoi derivati così come la carne. Si possono però portare con sé gli estratti o i concentrati di carne e il latte in polvere, le conserve, il miele (fino a 2 kg), il pesce fresco essiccato e i frutti di mare fino a 20 kg.
Invece, come accennato in precedenza, se ci si reca verso Stati extraeuropei, è necessario essere a conoscenza delle varie norme interne. Infatti un alimento vietato in un determinato paese può non esserlo in un altro e viceversa. Non rispettare queste regole potrebbe comportare pesanti sanzioni, oltre al sequestro degli alimenti in questione. Per non andare incontro a questa sgradevole inconvenienza, si consiglia di consultare il sito dell’ambasciata di riferimento.