Addio tradizione – Meloni sventra la famiglia: assegnate d’ufficio la prima e la seconda madre | Passa il decreto, il Vaticano se la fa sotto

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genitori e regole- credit pixabay- lagazzettadimassaecarrara.it

Altro che tradizione, puoi dire addio: la Meloni cambia tutte le regole della famiglia; i dettagli e le curiosità

Nel mondo odierno le regole cambiano di volta in volta e si adattano alla società odierna e, proprio riguardo a questa circostanza, esistono diversi punti che vanno analizzati dal Governo Meloni e da tutti i suoi ministri. Tra questi, vi è proprio quello della famiglia e delle tradizione ad esse legate. Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta e quali sono i punti da approfondire proprio riguardo a questo tema che si fa sempre più spigoloso.

Gli anni passano e, a riguardo rispetto agli anni Cinquanta, il tema della famiglia si è evoluto ed è diventato sempre più interessante ma anche per via del cambiamento annesso alla società. Oggi, la famosissima famiglia tradizionale è un concetto che va esaminato meglio poiché la famiglia è laddove c’è amore, a prescindere dal sesso a cui stiamo facendo riferimento. 

Un concetto così espansivo può essere condiviso o meno rispetto alle idee di un Governo Meloni che dice solo “sì alla famiglia tradizionale” corredato anche dal Vaticano a farle da scudo. Le cose, però, nel 2025, potrebbero e dovrebbero andare diversamente e in tantissimi lottano per l’amore libero e per le famiglie che si amano in maniera del tutto libera ma vera e leale.

Un tema che ha suscitato il nostro interesse e che merita di essere approfondito è proprio quello che fa riferimento alla procreazione assistita: ecco i dettagli e le curiosità che possono cambiarti la vita e farsi sempre più interessanti se si conoscono le fonti.

Procreazione assistita, ecco i nuovi limiti e le nuove regole

Ultimamente, si è parlato spesso della procreazione esistita e di tutto ciò che ne concerne; infatti, possiamo approfondire l’argomento legandoci al fatto che essa è stata analizzata dalla sentenza n. 68, depositata lo scorso 22 maggio, ha scritto una pagina circa la tutela dei diritti delle coppie omogenitoriali.

Nel dettaglio, infatti, è stato dichiarato costituzionale illegittimo l’art. 8 della L. n. 40 del 2004, nella parte seguente: “non prevede che pure il nato in Italia da donna che ha fatto ricorso all’estero, in osservanza delle norme ivi vigenti, a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) ha lo stato di figlio riconosciuto anche della donna che, del pari, ha espresso il preventivo consenso al ricorso alle tecniche medesime e alla correlata assunzione di responsabilità genitoriale”.

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genitori e regole che vanno esaminate- credit ixabay-lagazzettadimassaecarrara.it

Cosa dice la legge  a riguardo

La Corte ha, invece, stabilito che questa esclusione è in contrasto con gli articoli 2, 3 e 30 della Costituzione in quanto il riconoscimento della madre biologica non significa discriminare ingiustamente i bambini nati da coppie omogenitoriali, ledere l’identità personale del bambino e negargli un diritto fondamentale, ledere la piena tutela e, ancora, pregiudicare il diritto del minore a ricevere assistenza, educazione e mantenimento da entrambi i genitori.

Infatti, la Consulta ritiene fondata la questione di legittimità costituzionale e afferma che il bambino ha tutto il diritto di crescere familiare stabile e armonioso, in linea con il principio affermato all’art. 8, paragrafo 2, dalla Convenzione di Strasburgo del 1967.