Divieto Accensione Fuochi: la Regione Toscana anticipa e attiva tutte le normative anti incendio

Incendio - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)
Anziché attendere la canonica data del 1° luglio, la Regione Toscana dispone il divieto di accensioni fuochi a partire dal 21 giugno, ecco perché.
Negli ultimi anni, l’Italia ha dovuto fronteggiare un preoccupante aumento degli incendi boschivi, con report particolarmente gravi dalle Regioni meridionali e insulari.
Secondo i dati ISPRA e del sistema europeo Copernicus, nel 2024 sono andati a fuoco oltre 51.000 ettari di territorio, soprattutto in Sicilia, in Calabria e in Sardegna.
La Sicilia ha perso circa 17.500 ettari, seguita dalla Calabria con più di 10.000, mentre la Sardegna si è vista erodere dal fuoco 5.500 ettari. Anche la Campania e il Lazio hanno registrato numeri allarmanti, mentre la Toscana, pur meno colpita in termini assoluti, ha visto un incremento costante degli incendi, soprattutto nella provincia di Lucca.
Questo trend ha spinto la Regione Toscana a giocare d’anticipo, facendo scattare il divieto di accensione fuochi su tutto il territorio lo scorso 21 giugno, anziché attendere l’11 luglio venturo, e lo estende fino al 31 agosto 2025.
Un’estate rovente per l’Italia
Le previsioni per l’estate 2025 non sono affatto rassicuranti. Secondo il Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine, infatti, l’Italia si prepara a vivere una delle estati più calde e siccitose degli ultimi decenni, con temperature estreme, ondate di calore persistenti e precipitazioni scarse.
Oltre al rischi connessi alle produzioni agro-alimentari, che potrebbero testimoniare un’annata poco fausta, questo scenario aumenta il rischio di incendi, soprattutto nelle aree più vulnerabili, e inoltre mette sotto pressione le risorse idriche e i sistemi di protezione civile, già in costante allarme per la criticità del periodo. È in questo contesto che la Regione Toscana ha deciso di anticipare il divieto di accensione fuochi al 21 giugno, 10 giorni prima rispetto alla data consueta. Ecco cosa prevede.

Il divieto di accensione roghi
Il provvedimento è stato adottato in base alle analisi del sistema di previsione del rischio incendi boschivi, sviluppato in collaborazione con il Consorzio Lamma e il CNR-Ibe, utilizzando l’indice canadese FWI (Fire Weather Index). Il resoconto indicava già nella seconda metà di giugno un livello di rischio elevato per gran parte del territorio regionale, dato che ha spinto la Regione a un’azione preventiva.
Il divieto riguarda l’abbruciamento di residui vegetali e qualsiasi accensione di fuochi all’aperto, con l’eccezione di barbecue, purché nel rispetto delle norme di sicurezza. Le sanzioni per i trasgressori possono arrivare fino a 2.066 euro; vi invitiamo anche a evitare l’impiego di fiamme libere e, se fumatori, di spegnere accuratamente i mozziconi, prima di riporli negli appositi contenitori per lo smaltimento.