CONFERMATO ENTRATE – “Vanno tutti pignorati”, nella busta verde l’amara scoperta: ti tolgono lo stipendio dalle mani

tasse e novità sul pignoramento

tasse e novità sul pignoramento, ecco i dettagli- credit pixabay- lagazzettadimassaecarrara.it

Attenzione queste raccomandate dalla busta verde, ti fanno rischiare di perdere moltissimi soldi: ecco il motivo

Molto spesso i nostri lettori sono più interessati alle notizie che riguardano le eventuali leggi o cambiamenti che riguardano argomenti di natura economica e finanziaria, proprio per evitare che in futuro vengano multati senza una giusta causa, o perlomeno sono a conoscenza delle novità previste dal Governo Meloni. Oggi, approfondiamo il discorso delle cosiddette buste verdi o meglio conosciute come raccomandate: andiamo a vedere di cosa si tratta, tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza.

Sono tantissimi gli utenti che in questi giorni sono presi d’assalto dal ricevimento di una certa raccomandata di cui non ne sono a conoscenza e non ne sanno il motivo, che li ha fatti parecchio preoccupare. Si tratta solitamente di un pignoramento, un qualcosa che fa preoccupare la maggior parte degli italiani soprattutto se è in preda delle difficoltà economiche del momento. 

L’atto giudiziario, quindi, fa si che si possa recuperare velocemente il proprio credito , andando a decurtare il tutto dallo stipendio, dai conti correnti, dalle pensioni e da tutto ciò che concerne le tue proprietà. Ma questa procedura cambia di volta in volta e la domanda sorge spontanea: come funziona quella prevista nel nostro anno 2025?

Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta, quali sono le novità e i dettagli previsti in questo momento storico a riguardo di questa multa o raccomandata.

Pignoramento, come funziona e a cosa fare attenzione

Negli ultimi anni, la questione del pignoramento dei propri beni perché mancati creditori sta sottoponendo l’attenzione di molti utenti che vorrebbero conoscer le ragioni precise e quando questo sia davvero possibile farlo. Il pignoramento dello stipendio è regolato dall’articolo 543 del Codice Civile e tutto inizia con una notifica, ossia si chiede di pignorare i beni di questa persona.

Successivamente, si procede con il datore di lavoro o la banca devono comunicare entro 10 giorni l’importo percepito dal debitore e possono farlo direttamente alla fonte, ossia sullo stipendio mensile, o sulle somme già accreditate in conto corrente. Ma per poterlo fare, però, bisogna rispettare dei limiti specifici:

  • Per il pignoramento diretto dello stipendio, non si può trattenere più di 1/5 del netto
  • Se si interviene sul conto corrente, si può pignorare solo la parte eccedente l’assegno sociale con una moltiplicazione per 3
tasse e novità sul pignoramento
tasse e novità sul pignoramento- credit pixabay- òagazzettadomassaecarrara.it

Chi può richiederlo

Può richiederlo sia un privato che l’Agenzia delle entrate ma in entrambi i casi vanno rispettati i punti.

Nel caso di privati, il limite massimo trattenibile è sempre di 1/5 dello stipendio netto. Per l’agenzia delle entrate, i limiti cambiano in base al reddito: per stipendi inferiori a 2.500 euro si può trattenere solo 1/10; tra 2.500 e 5.000 euro il limite sale a 1/7.