Casola In Lunigiana: caos per l’attraversamento dei mezzi pesanti “Soffocati dai camion”

Camion in centro città - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pexels)
La situazione appare particolarmente grave nel centro abitato di Casola e Codiponte: mediamente, sono 52 i mezzi pesanti che vi transitano.
Non c’è pace per gli abitanti di Casola e Codiponte, che da oltre cinque anni denunciano una situazione insostenibile, derivante dal transito incessante di camion e mezzi pesanti nel centro cittadino.
“Che dire?” – hanno commentato i residenti a lavoceapuana.com – “Da anni ripete la medesima situazione, con i medesimi disagi e difficoltà“. Criticità che, secondo la popolazione locale, consistono non soltanto in un costante inquinamento acustico, con rumori e vibrazioni che turbano la pace del centro abitato, ma anche nel danneggiamento graduale degli edifici e della salute dei cittadini.
Un quadro che, secondo i residenti, peggiora sensibilmente a causa dell’assenza di marciapiedi a Casola e Codiponte, eventualità che rende loro difficile l’accesso ad abitazioni, vie cittadine e persino ad alcuni servizi, soprattutto nei giorni di intensa circolazione.
Inoltre, spiegano gli stessi: “Il tratto della SR445 da Codiponte a Gragnola resta pericoloso: la strada, larga poco più di 5 metri, non permette il passaggio simultaneo di due camion, nonostante le ripetute segnalazioni“.
Una situazione troppo a lungo sottovalutata
Ogni giorno, compresi i sabati, decine e decine di mezzi lunghi fino a 12 metri attraversano i centri abitati di Casola e Codiponte, trasportando mastodontici blocchi di marmo provenienti dalle vicine cave di Minucciano e diretti a Sassuolo.
Tale traffico su gomma si intensifica in particolar modo nei mesi estivi, poiché la linea ferroviaria Minucciano-Aulla è spesso soggetta a manutenzioni, intasando così le arterie stradali e aggravando i disagi per residenti e turisti. Le conseguenze, come anticipato, sono prevedibili: rumori incessanti tutto il giorno, vibrazioni, pericoli per la sicurezza stradale e persino danni alle abitazioni. I cittadini, stanchi ed esasperati dall’immobilismo dell’Amministrazione locale, hanno perciò avanzato diverse proposte alternative, come l’imposizione di limiti di orario per la circolazione e la deviazione del traffico su percorsi diversi. Ma, nel frattempo, continuano a sentirsi “prigionieri del caos“.

Le proposte della minoranza
Anche i consiglieri di minoranza hanno sollecitato l’Amministrazione comunale a prendere in esame il caso di Casola e Codiponte, proponendo l’applicazione dell’articolo 7 del Codice della Strada per regolamentare la circolazione.
Altre misure richieste sono: la riduzione del numero di camion, divieti di circolazione durante la pausa pranzo, l’installazione di una segnaletica adeguata, controlli capillari sulla pulizia dei container e nuovi sistemi visivi e acustici che evitino gli attraversamenti simultanei di mezzi pesanti. Si ventila inoltre la possibilità di appoggiarsi ad enti come ARPAT e AST per monitorare il livello di inquinamento atmosferico, valutando infine anche l’impatto dei camion sugli edifici storici e le infrastrutture.