Nuova truffa telefonica in Toscana, stavolta la minaccia si presenta con il volto della Sanità pubblica. L’ASL: “Non rispondete”

Truffa telefonica - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pexels)
Il raggiro sfrutta la buona fede dei cittadini per colpirli dritti al portafoglio: l’ASL Toscana sud-est dirama l’allarme: “Si tratta di numeri truffa”.
Sembra non esserci una soluzione di continuità: le truffe telefoniche in Italia continuano a minacciare i cittadini più ingenui e fiduciosi, e anche la Toscana si riconferma tra le Regioni maggiormente colpite dal dilagante fenomeno.
Secondo i dati registrati da truffa.net e InfoConsumo Toscana, in effetti, le segnalazioni di frodi via telefono ed SMS sono aumentate del 12% rispetto al 2024, con oltre 300.000 denunce depositate a livello nazionale.
Un trend preoccupante, con Livorno che guida la classifica regionale, seguita da Siena e Firenze, e ora anche Grosseto finisce nel mirino dei malintenzionati.
Ma l’allarme arriva a coinvolgere anche i piccoli centri: l’ultima truffa sfrutta infatti l’autorevolezza della Sanità pubblica per carpire alle potenziali vittime dati sensibili e credenziali utili ai fini del raggiro.
Truffe telefoniche: i campanelli d’allarme
Tra le tipologie di truffa più diffuse negli ultimi mesi troviamo i falsi operatori di servizi di pubblica utilità, come luce e gas, che propongono contratti truffaldini, seguiti da finti enti regionali e nazionali (INPS inclusa) che richiedono l’accesso a dati personali oppure di inserire gli stessi in link malevoli, ovviamente fittizi.
Ma è la Provincia di Grosseto a far parlare di sé in questi giorni, con una nuova truffa che sfrutta la reputazione degli uffici CUP. In genere, i cittadini ricevono SMS apparentemente ufficiali, firmati da sedicenti operatori dell’ASL Toscana sud-est, e che invitano a ricontattare numeri non riconducibili all’azienda sanitaria toscana. Una volta effettuata la chiamata, però, il credito telefonico viene prosciugato in pochi minuti: si tratta infatti di servizi a pagamento, appositamente attivati per spillare denaro alle potenziali vittime.

La smentita dell’ASL
L’azienda sanitaria ha prontamente negato ogni coinvolgimento, e invita i cittadini a non rispondere ai messaggi o alle chiamate che ne sfruttano il nome. Ha infatti precisato in una nota: “L’ASL Toscana sud-est segnala la diffusione di messaggi SMS ingannevoli a nome di presunti uffici CUP. In tali comunicazioni si invita a contattare un numero di telefono che, tuttavia, non appartiene all’azienda sanitaria. Si tratta con ogni probabilità di numeri truffa, attivati con lo scopo di sottrarre denaro a chi, in buona fede, dovesse richiamare“.
E ha infine raccomandato: “L’ASL invita pertanto i cittadini a non rispondere a questi messaggi e a non effettuare chiamate ai numeri indicati, poiché non riconducibili ai propri servizi ufficiali“.
